Salerno

Il presidente Danilo Iervolino, dopo averlo scelto come allenatore della Salernitana, aveva chiesto a Pippo Inzaghi di insegnare ai suoi attaccanti i movimenti giusti per fare gol. Un lavoro complesso ma che, dopo le prime cinque giornate, sta iniziando a dare qualche frutto. Super Pippo ha migliorato notevolmente la media realizzativa della Salernitana che, prima del suo arrivo, era riuscita a segnare 4 reti in 8 partite. L'ex allenatore di Reggina e Benevento, con tre gare in meno, è riuscito già a fare meglio del suo predecessore. Nelle cinque partite della gestione Inzaghi, infatti, la Salernitana è andata a segno 6 volte con quattro interpreti diversi. In realtà, al conto dei gol segnati, vanno aggiunte anche le 4 reti rifilate alla Sampdoria nel match di Coppa Italia. Numeri che confermano il cambio di atteggiamento da parte della Salernitana, apparsa molto meno rinunciataria rispetto alla prima parte di stagione. Segnali incoraggianti su cui, però, bisognerà continuare a lavorare.

Inzaghi spera di poter lavorare presto con il parco attaccanti al completo: contro la Lazio mancavano Dia e Tchaouna, mentre Cabral era a mezzo servizio. Già domenica a Firenze il senegalese ed il capoverdiano dovrebbero tornare arruolabili, garantendo a Super Pippo più soluzioni nel reparto offensivo che, contro la Lazio, ha ritrovato anche le reti dei trequartisti Kastanos e Candreva. La cura Inzaghi inizia a dare i suoi frutti. D'altronde la miglior difesa è pur sempre un buon attacco.