Avellino

Al “Donato Curcio” va in scena Picerno-Avellino: di fronte i due migliori attacchi del girone C. 4-2-3-1 per Longo con l’ex Murano terminale offensivo, Pazienza sceglie Sannipoli per la corsia destra a centrocampo con Ricciardi a sinistra e a sorpresa tiene Gori in panchina preferendogli Marconi in attacco a far coppia con Sgarbi, non al meglio. 

PRIMO TEMPO

Nei primi minuti subito pericolosi i padroni di casa con un paio di tentativi smorzati al momento della conclusione. Il Picerno fa la partita e al 17’ passa in vantaggio: splendido uno-due tra Murano e Santarcangelo con il bomber lucano che appena dentro l’area, di giustezza, batte Ghidotti.

La reazione dell’Avellino si concretizza in una girata di testa di Marconi neutralizzata da Merelli. Lucani sempre insidiosi come al 29’ quando la conclusione sporcata di De Cristofaro impegna Ghidotti. Poco Avellino nella prima frazione, chiusa meritatamente avanti dagli uomini di Longo.

SECONDO TEMPO 

Nella ripresa Pazienza rivoluziona la squadra: dentro Gori al fianco di Marconi con Sgarbi a tutta fascia, in difesa spazio a Rigione e Armellino spostato in mediana. Ma la musica non cambia, anzi.

Il Picerno ha decisamente una marcia in più: prima Vitali impegna severamente Ghidotti poi, al 59’, Santarcangelo con un gran veronica fa fuori Mulè e Rigione e batte per la seconda volta l’estremo difensore irpino. Entra anche Patierno ma è il Picerno a sfiorare il tris con il colpo di testa di Allegretto, parato da Ghidotti.

L’unico tentativo di riaprirla è affidato ad Armellino ma sotto misura non inquadra lo specchio della porta. I sette minuti di recupero non producono nulla. Avellino praticamente non pervenuto, prestazione decisamente sottotono dei lupi che escono sconfitti nettamente in uno scontro diretto d’alta classifica.

Secondo ko consecutivo, non era mai successo con Pazienza. Quinta vittoria di fila invece per il Picerno e secondo posto: la favola lucana è diventata una splendida realtà.