Dal 1° gennaio al 12 novembre 2023, in Italia sono stati registrati 285 omicidi, di cui 102 sono femminicidi. Dal 2018 al 2021, i femminicidi sono stati 657, dei quali 27 senza colpevoli accertati. Dei 630 femminicidi, 142, il 23%, sono stati commessi da immigrati. Germania, Francia e Gran Bretagna stanno peggio di noi, mentre la Spagna è al 20% meno dell’Italia. La morte della povera Giulia, avvenuta ad opera del fidanzato, ha provocato angoscia, dolore e rabbia in milioni di italiani.
Non siamo le pecore nere d'Europa
Cortei, manifestazioni, trasmissioni televisive e radiofoniche hanno coinvolto e cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica, al fine di avere decisioni utili a neutralizzare le negatività sociali e far crescere il rispetto per l’altro e, soprattutto, per le donne. Nel passato, un femminicidio provocava commozione e pianto, ma dopo restava tutto come prima. Spero che questa volta non sarà così. Intanto, con amarezza, ho riscontrato molta superficialità nel tentativo di indicare le cause del fenomeno e nel consigliare la medicina sociale e culturale per curare le malattie, che sono causa dei femminicidi. Perciò, temo che anche le lacrime attuali saranno seguite dal nulla . Tra le innumerevoli dichiarazioni, solo nelle parole di Crepet e in un articolo di Luca Ricolfi ho trovato argomenti in sintonia con il mio pensiero. Nel cercare di capire la cause del fenomeno, ho appreso che nell’anno 2021, in Germania ci sono stati 337 femminicidi, in Francia 228, in Gran Bretagna 207, in Italia 119 e in Spagna 97.
Patriarcato finto problema
Se analizziamo i dati relativi ai Paesi europei, notiamo che in Danimarca, Austria, Germania, Paesi Bassi,Francia, Svizzera e Svezia la percentuale dei femminicidi è più alta di quella italiana. Questo dimostra che ci sono cause più potenti del patriarcato. Un giovane di 22 anni è stato influenzato più dal modernismo che dalla mentalità dei nonni. Quella dei padri era evanescente. Chi accusa il patriarcato è fuori della realtà, come dice Vittorio Feltri. Da quando appresi che il modernismo del Galateo aveva prodotto il processo che portò la forma a prevalere sulla sostanza, ho sempre temuto l’effetto di festival, come l’ultimo Sanremo, di messaggi di artisti, come Vasco Rossi, delle passeggiate sessantottine (come Giulia Valle), del radicalismo pannelliano e dell’informazione senza approfondimenti.
Educarli a scuola
È stato il modernismo, non il patriarcato, a provocare l’ essiccamento dei valori e dei sentimenti nobili. Che fare? Nel 1976, al Congresso Provinciale Irpino del Psi, Giacomo Mancini , con la presbiopia socialista, disse: “Cercare di educare gli adulti è tempo perso. Bisogna incominciare dalle elementari. Fra 10 anni avremo una società".
Consiglio ancora valido e utile. L’aver eliminato dalle scuole elementari il libro “Cuore” è stato un’altra causa dell’assassinio dei sentimenti. L’aver adeguata la scuola alle esigenze del consumismo, dei sindacalisti e dei compratori di titoli, l’ha trasformata, da strumento per educare e formare, in un prodotto da piazzare. Dai giovani educati e forti, grazie ai “buoni insegnamenti” di una volta, siamo passati ai giovani indeboliti dai cattivi insegnamenti e dal culto dell’apparenza. Si parla introdurre l’educazione sessuale nelle scuole. E’ bene ricordare che in Svezia c’è già, ciononostante il numero dei femminicidi è più alto che in Italia.