Mercato San Severino

«Altro che “mero errore”! La nostra azione di controllo ha scongiurato una vera e propria ignominia per la nostra città”. Così Giovanni Romano, consigliere comunale di Mercato San Severino e capogruppo del Movimento Civico Sanseverinese in merito alla vendita - poi revocata - di alcuni terreni confiscati alla criminalità

«Lo scorso mese di agosto fu pubblicato un altro avviso per la vendita di fabbricati e terreni non più utili alle attività del Comune - spiega in una nota l’ex sindaco e assessore regionale Giovanni Romano -. Nell’elenco approvato dal Consiglio Comunale a luglio (con i soli voti della maggioranza) era presente una voce unica indicante ben 27 “aree demaniali boscate” di proprietà comunale da mettere in vendita. L’elenco dei terreni non fu reso noto al Consiglio Comunale. L’elenco è stato pubblicato solo con il bando di vendita e… sorpresa! Sono stati venduti ad un privato anche due terreni (foglio 6 – particelle 212 e 318) che il Ministero delle Finanze trasferì al patrimonio indisponibile del Comune il 30 aprile 1998 perché confiscati ad un noto esponente della criminalità organizzata degli anni Ottanta. I terreni furono trasferiti al Comune con il vincolo di destinazione d’uso, voluto dall’Amministrazione Comunale dell’epoca, per realizzare “un’oasi naturalistica annessa al costituendo Parco Archeologico comunale del Castello dei Sanseverino”.

L’oasi fu effettivamente realizzata, a costo zero, da “quelli di prima” e messa al servizio dei cittadini e delle associazioni che organizzavano le visite a cavallo nell’area archeologica del Castello. Il Piano delle alienazioni sottoposto al Consiglio Comunale è stato approvato prima dalla Giunta Comunale che, quindi, non poteva non sapere di aver messo in vendita i terreni confiscati alla camorra.  Ma i consiglieri comunali che hanno approvato quel Piano e quell’elenco ne erano a conoscenza? Lunedì abbiamo presentato un’interrogazione urgente chiedendo spiegazioni. L’altro ieri la vendita è stata annullata», tuona Romano per il quale «se non avessimo presentato l’interrogazione, chi avrebbe individuato il “mero errore”? E, soprattutto, i terreni sarebbero stati comunque venduti?». Romano, si è detto «sconcertato e preoccupato» in quanto «da tempo è in corso un vero e proprio assalto al Castello». Pertanto ha già fatto sapere che «il mero errore sarà segnalato all’autorità giudiziaria».