(frasan) Aggiustare la squadra di Monopoli con qualche felice intuizione, ma senza mai dimenticare che i tanti infortuni rendono la coperta assai corta, soprattutto a centrocampo. Dopo una prestazione così modesta come quella in terra pugliese non è pensabile di andare avanti alla stessa maniera. Serve una scossa e anche qualche scelta diversa, sia dal punto di vista tecnico che tattico. Nessuno chiede stravolgimenti, ma cogliere i segnali d'allarme giunti dal “Simone Veneziani” può essere la spinta giusta per una svolta che deve arrivare per forza prima di rendere tutto irrimediabile.
In difesa, un reparto che ha sofferto tanto nella trasferta pugliese (non solo per sue colpe...), è auspicabile l'inserimento di un uomo esperto come Terranova, che sappia comandare il reparto (frenarlo e tenerlo a bada quando i rischi sono inutili) al di là delle sue attuali condizioni fisiche. Ovvio che la stessa speranza coinvolga anche Filippo Berra, che ha svolto un buon lavoro per tutta la settimana e potrebbe essere recuperato per la sfida coi tusci. Il difensore friulano prima del forfait delle ultime due partite aveva saltato solo gli ultimi 10 minuti della sfida di Messina. Non può essere solo un caso che senza di lui in campo, il Benevento abbia subito la bellezza di 5 gol in 180 minuti.
Ma per vedere una squadra giallorossa più pimpante servirebbe anche qualche altra mossa. Fermo restando che difficilmente il tecnico rinuncerà alla difesa a tre, non sembrerebbe però una follia tenere Karic sulla linea dei centrocampisti, per dare ritmo e consistenza anche ad Agazzi e Talia che sono un po' più cadenzati. In avanti sarebbe finalmente il momento di utilizzare Amato Ciciretti (finchè reggerà...), magari come sottopunta di Ferrante. La squadra ha certamente bisogno dei suoi equilibri, ma anche di un pizzico di verve in più rispetto alle ultime esibizioni. E tenere fuori elementi che hanno fallito i loro appuntamenti con il campo non può suscitare nostalgia in alcuno.