"Quale riforma?" sarà la domanda che monopolizzerà il dibattito organizzato dall'associazione metapolitica Primavera Meridionale, che si terrà mercoledì 29 novembre a Pratola Serra, nell'auditorium "Giovanni Paolo II" (ex Eca) di via Calvario, alla quale risponderanno: il presidente di Primavera Meridionale Sabino Morano, il prof. Sergio Barile, il sen. Enzo D'Anna, l'ex ministro delle telecomunicazioni Mario Landolfi.
L'Italia è quel Paese in cui tutti chiedono le riforme ma quando un governo tenta di farle poi trova mille impedimenti e rischia di generare un prodotto monco o sicuramente lontano rispetto alle premesse in forza delle quali la riforma stessa era avvertita come necessaria. Seppur la tenacia del guardasigilli Carlo Nordio lascia ben sperare - nonostante la manifesta priorità concessa all'introduzione del premierato in Costituzione -, quella della Giustizia è la riforma annunciata da decenni che nessuno mai è riuscito a completare.
Tavoli di trattazione e ottimi presupposti di governi vari si sono puntualmente scontrati contro un muro di gomma fatto di tutele di interessi arcaici e sicuramente di parte, di una nota parte. Il risultato è un ordinamento confuso ed inflazionato da norme, commi, decreti ed infiniti altri provvedimenti che logorano quotidianamente la vita dei cittadini.
Concluderà i lavori Luca Palamara, ex magistrato, ex membro del Consiglio Superiore della Magistratura, il più giovane Presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati. Palamara, una delle figure più importanti e controverse del sistema giudiziario italiano, è anche autore di due opere fondamentali al fine di comprendere quale sia il vero potere dell'organo magistratuale all'interno del nostro ordinamento giuridico.
Infatti, "Il Sistema. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana", prima, e "Lobby & logge. Le cupole occulte che controllano "il sistema" e divorano l'Italia", poi (entrambi redatti in collaborazione con il direttore de "il Giornale", Alessandro Sallusti), costituiscono una plateale denuncia al sistema delle correnti all'interno della magistratura stessa.
Il consesso sarà moderato dal dott. Massimo Bimonte; introdurrà Eugenio Musto, dirigente di Primavera Meridionale.