Salerno

I colloqui vanno avanti da giorni: sottotraccia (ma non troppo) partiti e forze di maggioranza al Comune di Salerno sono al lavoro per definire il rimpasto in giunta. Manca solo l'ufficialità, che è attesa nelle prossime ore, ma per il resto il quadro sembra abbastanza definito.

Il sindaco Vincenzo Napoli è pronto a salutare parte della squadra che lo ha accompagnato finora. In particolare, i "tecnici" che hanno sopperito ai problemi della politica - ed, in particolare, del gruppo dei Progressisti - per via dell'inchiesta della procura di Salerno sugli appalti per la manutenzione del verde pubblico in città.

Paola Adinolfi e Michele Brigante - rispettivamente, assessore al bilancio e all'urbanistica - sarebbero pronti a passare la mano. Non in maniera indolore, anche per alcune modalità di gestione della transizione nell'esecutivo. Al loro posto sono pronti Eva Avossa e Dario Loffredo.

L'attuale presidente del consiglio comunale dovrebbe essere sostituito alla guida dell'assise da Angelo Caramanno. Nel gioco incastri (e di equilibri) all'interno della maggioranza c'è da chiudere anche la partita delle elezioni provinciali, con Antonio Fiore in pole position. Con le dimissioni di Loffredo dal parlamentino salernitano, subentrerebbe come prima dei non eletti, Sara Petrone.

Il rimpasto, se queste voci di corridoio dovessero trovare conferma, non riguarderebbe però tutti i tecnici in giunta. Retserebbe al suo posto, infatti, l'ex magistrato Claudio Tringali, che dovrebbe dunque proseguire nella sua attività sul fronte sicurezza e legalità.

La partita non è chiusa, anche perché le aspirazioni non mancano. E non tutte potranno essere soddisfatte.