"Alle 19:34 di quella domenica del 23 novembre 1980 un violento terremoto devastò la Campania in particolare l’Irpinia. Se pensiamo al tributo in vite umane, ma anche in termini economici, causato dai terremoti che hanno colpito il nostro Paese, avremmo dovuto imparare che prevenire è molto meglio che ricostruire. Lo si dice sempre e poi nella pratica lo si dimentica. E invece la cultura della sicurezza è fondamentale così come quella dell’informazione: essere informati non deve procurare inutili allarmi, ma è molto importante per prepararci a fronteggiare il pericolo. La ‘terapia’ non può che essere un cambio radicale della nostra cultura della sicurezza. È questo il punto di partenza da trasmettere alle giovani generazioni.
Ecco, anche in questo caso la parola d’ordine è PREVENZIONE. Arrivare ‘prima’ del disastro, farsi trovare preparati in modo da mitigarne gli effetti e poter ripristinare rapidamente la situazione preesistente e, se possibile, migliorarla. L’efficacia della prevenzione non può essere valutata “col senno del poi”: bisogna intervenire ovunque per essere preparati in quei pochi casi in cui ce ne sarà effettivamente bisogno.
Dopo 43 anni la paura non si dimentica!". Così il senologo e primario della Breast Unit, Carlo Iannace.
"Il sisma, Pertini tra le macerie e quella parola che imparammo: prevenzione"
Così il senologo Carlo Iannace
Redazione Ottopagine