Avellino

Michele Pazienza è stato premiato come migliore allenatore del girone C di Serie C 2022/2023. Il tecnico dell'Avellino si è espresso così sul nuovo percorso con i biancoverdi: "Il premio è stato sicuramente una piacevole sorpresa. - ha spiegato Pazienza - Frutto di un lavoro fatto da me, insieme allo staff, ai giocatori che ho avuto il piacere e l'onore di allenare nella passata stagione, a una società che mi ha dato la possibilità di lavorare nella maniera giusta dandomi tutto il necessario, a una città che mi ha apprezzato e mi ha amato sin dal primo giorno. Insomma, ci sono state tutte quelle componenti che poi chiaramente quando uno va a ritirare il premio non si vedono, ma ci sono state e vanno rimarcate perché il riconoscimento va condiviso".

"Nulla è scontato. La sconfitta ci farà bene"

"Nel calcio non ci sono risultati scontati, facili. Bisogna giocare le partite, giocarle tutte e anche quella di domenica con il Giugliano al di là del risultato che è stato sicuramente negativo e che ci ha visti penalizzati più del dovuto secondo me se si va a sviscerare un po' tutte le situazioni della gara. Abbiamo analizzato la gara, abbiamo corretto subito dei dettagli e abbiamo verificato ciò che non ha funzionato. La cosa che mi ha fatto arrabbiare è l'atteggiamento al secondo gol subito: una cosa che non era stata ancora vissuta dalla squadra, è stata la prima volta. A volte le sconfitte arrivano anche per questo, per aiutare la crescita durante il percorso. Ci farà sicuramente bene".

"Duello mancato sul primo gol, errore nella scelta sul secondo"

"Un Avellino spregiudicato? Se si fosse perso mantenendo il baricentro basso, con undici giocatori sotto la linea della palla, e poteva succedere ancora di più, perché se porti gli uomini a ridosso della tua porta può succedere, ci sono più probabilità che possa succedere, probabilmente avremmo parlato di un Avellino rinunciatario. Tra le due preferisco decisamente questa critica o questa osservazione. Conoscevamo gli avversari, sapevamo che avevano grandissima qualità nel palleggio, nel fraseggio e l'obiettivo era quello di frenare e impedire la nascita del loro gioco e della loro idea. Secondo me, per tutto il primo tempo ci siamo riusciti e nell'occasione del gol preso c'è stata una nostra ingenuità perché si poteva tranquillamente andare al duello. Non è stata una ripartenza, ma c'era tutto il tempo necessario per intervenire e non l'abbiamo fatto. Può succedere, si sbaglia. Nella ripresa il primo tiro subito è stato fatto al 67' e al 72' abbiamo preso gol su una nostra ingenuità di un giocatore (Gabriele Gori, ndr) che sa benissimo che in quella zona del campo deve giocare in maniera piuttosto semplice pur avendo le caratteristiche e le qualità per fare cose diverse, ma era in una zona del campo diversa, non di sua competenza e lì siamo usciti dalla gara. L'atteggiamento in tutte le altre partite ci ha dato sempre benefici e ci sta che in mancanza del risultato ci sia la ricerca di un motivo preciso, valido. Ma non credo che l'atteggiamento abbia determinato la sconfitta".

"Volevo pressioni diverse e le abbiamo trovate con tutto lo staff"

"Avellino era quello che cercavo. Sono andato via da Cerignola perché sentivo con il mio staff la necessità di confrontarsi in una realtà dove c'erano pressioni diverse, ambizioni diverse. Ci stiamo confrontando con qualcosa che ci piace, che ci sta facendo crescere e che ci sta dando anche delle soddisfazioni".

"Mazzarri? Scelta giusta da parte del Napoli"

Pazienza è stato allenato da Walter Mazzarri a Napoli: "Credo che sia la scelta più logica, più pratica e più veloce perché il Napoli, a questo punto della stagione ha bisogno di riprendere il proprio cammino attraverso i risultati al di là di quello che potrà essere il gioco espresso e l'allenatore scelto conosce la piazza, ha fatto già bene a Napoli. Era la scelta più giusta e sono felice perché ho grandissima stima per il mister, persona qualificata e che fa questo lavoro con tantissima passione. Mi ha dato tanto anche nell'ottica dell'allenatore, ma mi ha dato tanto da calciatore. Ha puntato tanto su di me".