Lluis Sala, preparatore atletico dello staff del trainer lusitano Paulo Sousa, è stato intervistato da Alex De La Vega in un podcast condiviso su Youtube. Si è parlato a 360 gradi del delicato lavoro del preparatore atletico ma una sezione dell'intervista è stata dedicata unicamente alla recente esperienza a Salerno. In particolare, si è posto il focus sulle difficoltà di condizione della squadra granata con questa prima parte di campionato. "Come preparatore atletico mi sento sotto pressione soprattutto quando i miei calciatori sono interessati da frequenti infortuni muscolari - afferma Lluis Sala -. Sul correre poco, invece, quello dipende da situazioni di gioco".
Le difficoltà dello staff di Sousa con gli elementi presenti a Salerno
Sala ha allora parlato del rapporto che c'era con gli altri elementi dello staff, quelli già presenti a Salerno. "Personalmente ha richiesto molto non solo a livello mentale, ma anche fisico. Abbiamo provato ad aggiungere nuovi elementi piuttosto che cambiare le cose. Alla fine abbiamo raggiunto l'obiettivo, che era quello di ottenere la terza partecipazione alla Serie A consecutiva, questo la dice tutta sul lavoro che abbiamo svolto a Salerno".
Una volta raggiunta la salvezza, Lluis Sala ha assicurato che in ritiro "abbiamo cercato di creare una routine da dare agli altri componenti dello staff. Una volta che abbiamo salvato la squadra, nel pre-campionato abbiamo iniziato a dire ‘questo si fa così, questo invece non si fa’ sulla base del nostro credo professionale. A Salerno ci siamo uniti a uno staff già presente sul luogo e il fatto di arrivare da un altro paese, con un diversa mentalità di lavoro, richiedeva cautela, perciò non l'abbiamo fatto prima".
"Arrivati per la salvezza, ma Sousa potrebbe allenare squadre da Scudetto o posto in Champions"
Proprio sull'obiettivo iniziale e la differenza di vedute, Sala fa un altro inciso. "Sousa e noi dello staff siamo arrivati con il compito di salvare la squadra. Ma è chiaro che quando assumi un allenatore che per nome, carriera e curriculum potrebbe allenare una delle squadre che stanno lottando per vincere quello stesso campionato o per andare in Champions League, lo fai con l’intenzione di chiedergli anche di dare al club un’altra visione, di progredire".