"Continuiamo a pregare per la martoriata Ucraina" e "per le popolazioni di Palestina e Israele. La pace è possibile, ci vuole buona volontà. La pace è possibile, non rassegniamoci alla guerra . E non dimentichiamo che la guerra sempre, sempre, sempre, è una sconfitta. Soltanto guadagnano i fabbricatori di armi". Lo ha detto il Papa all'Angelus.
Poi ha ricordato che ieri a Siviglia sono stati beatificati Manuel González-Serna Rodríguez e un gruppo di compagni, "uccisi nel 1936 nel clima di persecuzione religiosa nella guerra civile spagnola". "Il loro esempio conforti i tanti cristiani che nel nostro tempo sono discriminati per la fede".
E ancora: "Rinnovo la mia vicinanza alla cara popolazione del Myanmar che purtroppo continua a soffrire a causa di violenze e soprusi. Prego perché non si scoraggi e confidi sempre nell'aiuto del Signore".
Un pensiero anche per le vittime di incidenti stradali: "Ricordiamo tutte le vittime della strada, preghiamo per loro, per i familiari e impegniamoci a prevenire gli incidenti"