Benevento

Si diceva una volta che fosse impossibile “andare a Roma e non vedere il Papa”.

Senza rischiare l'accostamento blasfemo, potremmo dire che è impossibile incontrare Oreste Vigorito e non parlare del Benevento Calcio. L'occasione questa volta è stata “La giornata nazionale delle piccole e medie imprese” e l' incontro alla Giustino Fortunato con i giovani studenti sanniti organizzato da Confindustria Benevento di cui, è risaputo, Vigorito è presidente. E allora “l'angolo della strega” è stato praticamente servito su un vassoio d'argento. Partendo da quel mercato complicato fatto in estate. “E' stato davvero molto difficile – ha affermato il presidente – perchè non giravano soldi e neanche calciatori e, da quello che ricordo, i nostri venivano da un'annata nella quale avevano persino tolto le loro figurine dall'album della Panini per non guardarli. Nonostante questo abbiamo dovuto cercare di mandarli da qualche parte e pur avendo ceduto 13/14 persone ora ne abbiamo ancora ben 33 in organico, praticamente 3 squadre. Bè, se qualcuno pensava che si potesse fare di più, vuol dire che aveva sognato Padre Pio...”. 

E' evidente che la gente ora si attenda qualche ulteriore “limatura” all'organico: “Abbiamo tutti giocatori di proprietà, nessun prestito. E risolvere i contratti nel calcio è come uscire dal labirinto del minotauro. Il direttore Carli e i nostri tecnici sono costantemente al lavoro. Se ci sarà qualche ruolo da ricoprire, ovviamente sostituendo qualche elemento visto che per ogni ruolo ne abbiamo già tre e sarebbe difficile prenderne un quarto, cercheremo insieme al direttore e all'allenatore di capire cosa serva. Ne parleremo, credo, non prima di un paio di settimane. A tal proposito cito una frase di Carli, molto significativa: “Molte volte ci si rafforza di più non cedendo nessuno..”.