Napoli

Aurelio De Laurentiis voleva un traghettatore, e così è stato. Lui e Igor Tudor non si sono “presi”, perché il presidente si è infastidito per l’insistenza del croato nel volere un accordo progettuale. Allo stesso modo l’ex allenatore del Marsiglia è rimasto perplesso dalle condizioni offerte dal patron azzurro. Essendo un allenatore giovane, riteneva inutile un’esperienza fissata a soli sette mesi. Ovviamente De Laurentiis, così come a Mazzarri, ha promesso che in caso di una seconda parte di stagione straordinaria tutto può cambiare. Per il toscano è stato sufficiente questo: del resto la prospettiva di Walter è diversa. Al patron ha specificato che ritiene di essere stato esonerato solo una volta (con l’Inter), poi ha sempre chiuso in maniera reciproca con le altre società, compreso il Cagliari, dove ufficialmente è stato licenziato per giusta causa dopo un alterco con la dirigenza. Mazzarri voleva togliersi di dosso il marchio di allenatore “finito”.

La sola chiamata del Napoli potenzialmente lo rilancia, e se dovesse far bene tornerebbe tra i nomi considerati anche da club di un certo livello. Insomma, un reciproco interesse, fermo restando che a Mazzarri farebbe piacere aprire un ciclo. Ma ilmondo dei sogni è altra cosa rispetto alla lealtà. Ed è stato appunto leale De Laurentiis nel ribadire che da parte sua cercherà l’allenatore del futuro mentre terrà d’occhio Mazzarri, stavolta senza presenziare di persona al campo, si spera. Al patron piace ovviamente Antonio Conte, al quale (si dice) avrebbe aperto all’ipotesi di rivedere l’assetto per una nuova figura dirigenziale, probabilmente un nuovo direttore sportivo o una sorta di dg. Ma se Conte dovesse allontanarsi il nome che stuzzica Aurelio è quello di Raffaele Palladino in scadenza col Monza. Piacciono ancora Thiago Motta e Italiano, ma ormai troppo chiacchierati. Altro nome monitorato è quello di Franceso Farioli, che col Nizza sta facendo benissimo. Ma l’Italiano tratta il rinnovo e sembra orientato ad accettarlo.