Il tema degli immobili comunali "abbandonati" al centro di una richiesta urgente inviata dal presidente della Prima commissione consiliare del Comune di Napoli Nino Simeone (Psdi) al Al Dirigente del Servizio Coordinamento e Gestione Tecnica del Patrimonio Vincenzo Brandi oltre che agli assessori alla Protezione Civile e Patrimonio, rispettivamente Edoardo Cosenza e Pierpaolo Baretta.
La missiva contiene una richiesta di interventi urgenti di messa in sicurezza di edifici di proprietà comunale in stato di abbandono.
" Mi sono pervenute numerose segnalazioni relative alle pericolose condizioni in cui versano alcuni edifici di proprietà del Comune di Napoli - spiega Simeone - , che si presentano, ormai da molti anni, in stato di abbandono e di degrado, come mostrato nelle immagini allegate".
In particolare, si tratta dell' ex convento situato nei pressi della stazione della metropolitana di Materdei, che è puntellato da impalcature e nel quale si trovano rifiuti abbandonati di ogni tipo; il palazzo situato all’angolo tra via Bagnoli e via Diomede Carafa, intorno al quale sono state poste delle transenne, è stato interessato da diversi crolli al suo interno; e il palazzo situato in via del Lavinaio, angolo vico Zite al Lavinaio, in pieno centro storico, dal quale si è verificata la caduta di calcinacci e all’interno del quale sono avvenuti dei crolli.
"Tale situazione è estremamente rischiosa, soprattutto considerato che questi edifici sono adiacenti a palazzi abitati ed attività economiche e si trovano in zone densamente popolate - continua Simenone - Inoltre, lo stato di incuria e degrado in cui versano determina anche rischi di tipo igienico-sanitario, per la presenza di rifiuti, ratti ed insetti. Si chiede, pertanto, di provvedere con urgenza alla verifica dei luoghi ed alla messa in sicurezza di tali immobili, a tutela della pubblica incolumità. Si chiede, inoltre, di ricevere una relazione sulle attività finora intraprese per garantire la sicurezza dei luoghi e sulle azioni di recupero e ristruturazione eventualmente programmate per i suddetti edifici" conclude la nota.