Napoli

Quarantadue anni fa il vicedirettore del più noto penitenziario di Napoli, Poggioreale, venne crivellato di colpi di pistola sulla tangenziale di Napoli, per ordine del boss della camorra, Raffaele Cutolo. Nella sua inarrestabile ascesa al potere dall’interno del carcere, Raffaele Cutolo detto ’o professore incontrò un ostacolo in Giuseppe Salvia che, svolgendo il suo lavoro nel rispetto delle regole, non gli riconosceva i privilegi a cui era abituato.

E fu per questo che il 6 novembre 1980, dopo aver avuto l'ardire di insistere per una perquisizione di routine davanti a detenuti e agenti, Salvia venne schiaffeggiato dal boss della camorra che ebbe modo così di accrescere ulteriormente il proprio potere all’interno del carcere. Il trasferimento per motivi di sicurezza chiesto dal vicedirettore non fu concesso. Solo cinque mesi dopo, mentre era alla guida senza nessuna scorta, Salvia venne ucciso. Aveva 38 anni.

La storia di Giuseppe Salvia e il dolore della sua famiglia sono stati ben presto dimenticati dall’opinione pubblica, dalla cronaca e soprattutto dallo Stato. E’ lo scrittore Antonio Mattone che, dopo un incontro con il figlio di Salvia, decide di riportare alla luce questa vicenda e cercare la verità: studia documenti nei sotterranei del carcere, incontra la famiglia e chi ha lavorato a fianco di Giuseppe Salvia, colleghi, guardie carcerarie, cappellani, l’avvocato del boss e, soprattutto, parla con il mandante dell’omicidio, Raffaele Cutolo.

Ne nasce un libro inchiesta dal titolo  "La vendetta del boss. L'omicidio di Giuseppe Salvia" (Guida Editori) che sarà presentato Lunedì 13 novembre 2023 - ore 9 nel Centro Penitenziario “Pasquale Mandato Secondigliano”. 

Il libro  ripercorre la storia di Giuseppe Salvia, e contiene anche una descrizione della vita nel carcere di quegli anni, con un collegamento ad alcuni avvenimenti che accaddero in quel periodo, come il rapimento di Ciro Cirillo e le vicende del terrorismo. Nel volume vengono ripercorse le motivazioni e le ipotesi per cui Cutolo decise di ucciderlo, la cronaca del giorno dell'omicidio, le fasi del processo e una conclusione finale sulla figura di Salvia. Tra le testimonianze inedite raccolte, quelle di Raffaele Cutolo e di Mario Incarnato, autore dell'omicidio.

Una vicenda dimenticata che a distanza di 40 anni riemerge, facendo venire alla luce omissioni, connivenze e storie di malavita, ma anche la figura di un valoroso e fedele servitore dello Stato che non si piegò davanti all'arroganza del boss di Ottaviano e che rappresenta un esempio di onestà e rettitudine per le giovani generazioni.

Con l'autore intervengono Il Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo Il Presidente della Pontificia accademia per la vita Mons. Vincenzo Paglia  Saluti della Direttrice dell’istituto “P. Mandato” Mandato Giulia Russo Testimonianza di Antonino Salvia figlio di Giuseppe Salvia Modera Guido Pocobelli Ragosta Giornalista della Rai e Presidente dell’Ucsi Campania.