Non c'è nessuna prova a sostegno, eccetto la mia personalissima certezza, che il Napoli dell'anno scorso, quello del tanto abiurato - dal presidente e dal nuovo allenatore - Luciano Spalletti, avrebbe meritaramente rifilato alla modesta squadra di dopolavoristi tedeschi della capitale tra i 6 e i 7 gol.
Non c'è niente da fare, però, qualcuno continua a pensare che il mio sia mero e pretestuoso disfattismo, non minuzioso senso di realtà. Andando avanti così il mostro amato presidente perderà capra e cavoli e a noi verrà l'ulcera allo stomaco.
Per il resto stiamo (quasi) tutti bene.