Pontecagnano Faiano

Con decreto del Presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca n. 155 del 2 settembre 2015 è stata autorizzata la tumulazione privilegiata dei resti mortali di Padre Beniamino Miori nella Chiesa Sacro Cuore di Gesù in Farinia di Picciola.

Il provvedimento è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 54 del 7 settembre 2015.

L’atto è relativo all’istanza presentata dal professore Giuseppe Rinaldi, Presidente dell’Associazione Gruppo di Preghiera “Amici di Padre Beniamino Miori”, acquisita al protocollo della Direzione Generale per la Tutela della Salute – U.o.d. 03 Prevenzione e Igiene sanitaria in data 19 maggio 2015.

La richiesta ha, dunque, ricevuto il parere favorevole da parte della Consulta e della Giunta regionale.

Una notizia accolta con grande gioia dalla comunità di Picciola, dall’amministrazione e dalla città di Pontecagnano Faiano, come ribadisce il sindaco Ernesto Sica. “Siamo davvero felici e orgogliosi – afferma il Primo Cittadino - del provvedimento da parte della Giunta regionale che, oltre a testimoniare ancora una volta la grande opera svolta da Padre Beniamino sul nostro territorio, premia l’immenso lavoro svolto in questi mesi e la proficua collaborazione tra Comune, Associazione ‘Amici di Padre Beniamino Miori’ e la parrocchia di Picciola. Ringrazio di vero cuore il professore Giuseppe Rinaldi per l’impegno straordinario e il parroco Don Paolo Carrano che, da grande guida spirituale, ha sostenuto con amore e passione ogni momento. E’ davvero un grande giorno per la nostra Città”.

Emozionato e soddisfatto il Presidente Giuseppe Rinaldi. “Siamo davvero felici – dichiara – per questo eccezionale traguardo raggiunto. La tumulazione di Padre Beniamino a Picciola rappresenta sicuramente un elemento di grande importanza religiosa ma è anche un fattore di crescita civile, sociale ed economica per l’intera comunità che si arricchisce della straordinaria figura del parroco. Intendo rivolgere un sentito ringraziamento all’Amministrazione comunale che ci ha sostenuto sin dall’inizio in questa difficile iniziativa ed esprimo profonda gratitudine al Sindaco Ernesto Sica per l’incessante supporto e la proficua sinergia. Ringrazio di vero cuore anche il Consigliere Luigi Bellino, nostro prezioso riferimento, l’assessore Francesco Pastore e il Consigliere Michele Paolillo per il supporto alle attività. E un grazie sincero e davvero affettuoso lo rivolgo al parroco di Picciola Don Paolo Carrano che è stato sempre al nostro fianco, insieme alla comunità religiosa di Picciola, fino alla realizzazione di quello che inizialmente sembrava essere solo un sogno. In pochi mesi tutti insieme abbiamo raggiunto traguardi straordinari come l’intitolazione della piazza a Padre Beniamino Miori, la presentazione del libro a lui dedicato, la manifestazione ‘Una chiesa in uscita’ che ha recepito pienamente le indicazioni di Papa Francesco e del nostro Arcivescovo Luigi Moretti e l’ufficialità per la tumulazione privilegiata”.

La tumulazione dei resti di Padre Beniamino dalla Cappella dei Padri Stimmatini di Battipaglia alla Chiesa di Picciola, dopo l’atto di indirizzo approvato dalla Giunta Municipale di Pontecagnano Faiano, aveva ricevuto già il via libera dell’Arcivescovo di Salerno Monsignor Luigi Moretti con decreto arcivescovile del 19 gennaio scorso.

Padre Beniamino Miori, mitica figura di sacerdote amato e rispettato come santo molto importante per la comunità di Picciola e dei territori circostanti, nel difficile tempo di guerra che trasformò Pontecagnano Faiano e, in particolare, la località di Picciola in uno dei più importanti scenari dello sbarco alleato del settembre 1943, continuò a portare conforto alla sua gente anche quando gli venne requisita la casa dalle truppe alleate, rimanendo a vivere sotto il campanile danneggiato della Chiesa, che riparò personalmente.

Nel frattempo si dedicò, studiando l’inglese, al conforto pastorale dei soldati alleati e anche alla cura dei prigionieri (italiani e tedeschi) che dal vicino campo di aviazione (attuale aeroporto) frequentavano la chiesa di Picciola per le funzioni religiose. Prestò la sua opera, inoltre, come maestro elementare ai suoi parrocchiani, ma tre anni di vita di stenti e privazioni di ogni genere gli furono fatali. Colpito da polmonite fulminante, morì all’ospedale di Salerno. Ancora oggi è ricordato dagli abitanti di Picciola come un vero esempio per tutta la comunità cristiana.

 

Redazione Sa