Napoli

"Desideriamo che in ogni parte del nostro Regno molti diventino savi e accorti attingendo alla fonte delle scienze e a un vivaio di saperi (…) Disponiamo perciò che nell'amenissima città di Napoli vengano insegnate le arti e coltivati gli studi connessi con ogni professione, così che i digiuni e gli affamati di sapere trovino nel nostro Regno di che soddisfate i proprie desideri e non siano costretti, per ricercare la conoscenza, a peregrinare e a mendicare in terra straniera".

È questo un passaggio della lettera, scritta il 5 giugno del 1224, a Siracusa, con la quale l'imperatore Federico II disponeva la fondazione dell'ateneo laico più antico del mondo: l'università degli studi di Napoli Federico II. Ottocento anni di storia che saranno celebrati per un interno anno, a partire da lunedì 13 novembre, quando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà nell'aula magna storica in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 2023/2024.

"Quest'università è un patrimonio di tutti, ed è un patrimonio dell'Italia", ha detto il rettore Matteo Lorito, presentando stamattina il vasto programma delle celebrazioni. Nella mattinata di lunedì 13 novembre Mattarella sarà accolto dal rettore e dalla ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, nell'atrio della sede storica sulle note dell'inno della Federico II, suonato da dieci musicisti della Nuova Orchestra Scarlatti, mentre nell'aula magna storica, all'ingresso del Capo dello Stato, Andrea Bocelli canterà l'inno nazionale. A seguire l'inno alla gioia e l'inno europeo, eseguito da cinque musicisti della Nuova Orchestra Scarlatti.

Alla cerimonia presenzieranno, tra gli altri, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il prefetto, Claudio Palomba, e sessantacinque rettori di università italiane. Il racconto degli ottocento anni dell'ateneo sarà affidato al giornalista Franco Di Mare e alla studentessa federiciana Olimpia Matteucci, speaker di F2 Radio Lab.

A seguire, l'artista Toni Servillo, che leggerà Calamandrei, e la premiazione degli undici attuali rettori di altre università italiane laureati alla Federico II. "Lasceremo un segno di questi 800 anni, un compleanno importante, gli 800 anni dell'Università di Napoli, la prima della città, una città che è sempre molto vicina alla sua università. Partiamo lunedì in un modo straordinario - ha aggiunto Lorito - ma per tutto l'anno andremo avanti con le celebrazioni, con eventi eccezionali, che coinvolgeranno la città, i giovani, gli studenti".

Il Capo dello Stato sarà anche a Scampia 

Sempre nella giornata di lunedì, Mattarella sarà a Scampia per visitare il complesso universitario della Federico II e inaugurare i nuovi ambulatori. L'aula magna del polo di Scampia ospiterà, nel pomeriggio, per la prima volta a Napoli, l'assemblea generale della Crui. "Abbiamo inaugurato quella sede meno di un anno fa, e oggi - ha aggiunto il rettore - è piena di studenti. È un complesso molto bello e molto vivo, tutt'altro che una cattadrale nel deserto". In calendario il 14 novembre il conferimento della laurea honoris causa ad Andrea Bocelli, e, poi, decine di eventi fino al novembre del 2024. "La settimana del 5 giugno è il momento centrale del compleanno della Federico II, il momento in cui si spengono le candeline. Il principio guida è quello di guardare agli ottocento anni passati, ma pensando a quelli futuri". A giugno, oltre al Villaggio Federico II, ospitato sul Lungomare di Napoli, anche giornate di divulgazione scientifica dal tema "Federico incontra": il 5 giugno, giorno del compimento dell'ottocentesimo anno, Alberto Angela narrerà la storia dell'ateneo. Prevista il 14 giugno 2024 anche l'inaugurazione del centro studi della Storia dell'Università federiciana. Infine, tre pubblicazioni e due short movie ('Federico' a cura di Ettore De Lorenzo, in collaborazione con Giffoni Film Festival, e 'Federico II di Svevia', a cura di Alessandro Rak) racconteranno questi primi ottocento anni di storia della Federico II.