Serino

Bruciavano rifiuti speciali, e non, in un'area vincolata del Parco regionale dei monti Picentini in provincia di Avellino. Tre persone, incastrate dalle telecamere dei carabinieri forestali, sono state denunciate per danneggiamento, distruzione e deterioramento di sito protetto e per gestione illecita di rifiuti.

Ennesimo sfregio alla natura incontaminata, in provincia di Avellino e l'ira dei sindaci è tanta. Il sindaco Vito Pelosi di Serino parla di atti delinquenziali e spiega: "Noi sindaci non abbiamo personale e mezzi e siamo costantemente alle prese con atti delinquenziali, che continuano a sfregiare il nostro patrimonio di natura incontaminata". Gli fa eco Ottaviano Vistocco, primo cittadino di Santa Lucia di Serino, che dice: "E' un criminale chi sfregia e inquina boschi, montagne, fiumi, terra e natura. Io e i miei colleghi chiediamo più risorse, per presidiare e tutelare i nostri territori. Siamo offesi e addolorati nell'assistere a continui sversamenti di rifiuti e roghi, che minano i fragili ecosistemi dei nostri parchi, tra l'altro sottoposti a vincolo ambientale. Senza contare che per disfarsi dei rifiuti, ci sono metodi civili e legali che evitano di inquinare".

Nessun dubbio per Michele Boccia primo cittadino di San MIchele di Serino: servono volontari e incentivi per chi voglia controllare il territorio sconfinato del parco. Chi brucia e inquina attacca anche la fauna del territorio. Serve un cambio di mentalità anche per chi vive in queste zone, da troppo tempo abituato a pratiche selvagge di smistamento e sversamento di rifiuti anche vegetali".