Airola

Confermata dalla Corte di appello la condanna 4 anni stabilita con rito abbreviato, nel 2021, per un 52enne di Airola, imputato di stalking, danneggiamento, violazione di domicilio, lesioni e maltrattamenti. Per l'uomo, difeso dall'avvocato Vittorio Fucci, anche il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore della ex moglie, parte civile con l'avvocato Anna Lisa Fucci.

Nel mirino degli inquirenti le condotte che avrebbe mantenuto nei confronti della donna, che aveva scelto di separarsi, nel periodo tra il 6 luglio, quando la convivenza era terminata, e il 31 agosto del 2020. Lui avrebbe raggiunto la sua abitazione e l'avrebbe aggredita fisicamente e verbalmente, tirandole i capelli e costringendola a scendere dalla macchina. Poi le avrebbe sferrato alcuni pugni e l'avrebbe minacciata (“Ti rovino la vita, sei una poco di buono”).

Comportamenti che avrebbe ripetuto anche in presenza di due carabinieri (“Perchè non dici loro che hai un altro uomo, ma forse non hai capito che tu sei solo mia e basta...”), che si sarebbero verificati anche in precedenza, con continue telefonate, appostamenti sotto casa. Per l'episodio del 31 agosto, allorchè era entrato anche nell'appartamento, l'imputato era finito agli arresti domiciliari.

Comparso dinanzi al gip Loredana Camerlengo, aveva sostenuto di aver bussato alla porta e di essere rimasto sull'uscio, in attesa di ritirare alcune ricette necessarie alla madre. Aveva aggiunto che lei, appena l'aveva visto, gli avrebbe urlato di uscire immediatamente e lo avrebbe scaraventato lungo le scale. A quel punto, arrabbiato, avrebbe afferrato un cestino per i rifiuti e lo avrebbe lanciato in strada, facendolo finire contro l'auto della donna, rimasta danneggiata. Rimesso in libertà, per il 50enne era stato stabilito il divieto di avvicinamento all'ex coniuge, ora revocato.