Forino

di Paola Iandolo 

Nato con il soffio al cuore i primi di gennaio, morto il 28 aprile scorso dopo l’operazione effettuata presso il Monaldi di Napoli. A distanza di sei mesi è stata depositata la consulenza medico legale, dalla quale si evince che la situazione del piccolo era molto grave. Ma i genitori del bambino, il papà C.S. di Forino e la mamma L. L. di Cicciano, affiancati dall’avvocato Federica Renna, non si danno pace e “chiedono di sapere la verità sulla morte del loro piccolo” mettendo in evidenza quelli che a loro avviso sarebbero state delle “negligenze compiute nella cura del loro bambino”.  Chiedono risposte, vogliono sapere perché Claudio “non è stato sottoposto prima ad un intervento palliativo e solo dopo a quello correttivo”. L’inchiesta farà chiarezza sulle cause del decesso e sull’adeguatezza delle cure a cui è stato sottoposto Claudio prima di essere operato.

 Il legale dei due genitori

I medici legali di parte sono a lavoro per presentare delle controdeduzioni sul caso – ha precisato l’avvocato Federica Renna – e sull’esito dell’autopsia. Riteniamo che ci sia stato un timing errato che non ha garantito le migliori cure al bambino”.

La ricostruzione

I genitori subito dopo il decesso del piccolo Claudio presentarono la denuncia presso la questura di Napoli ritenendo che fossero stati compiuti degli errori nella valutazione e nelle cure a cui fu sottoposto il piccolo, prima ancora dell’intervento. Nella dettagliata denuncia, la coppia ricostruì la dolorosa vicenda che ha riguardato il loro bambino, nato il 10 gennaio del 2023, presso la clinica privata “La Madonnina” di San Gennaro Vesuviano. 

Solo tre giorni dopo la nascita al piccolo fu diagnosticato un soffio al cuore e fu sottoposto ad una visita cardiologica al Monaldi di Napoli. La cardiologa della struttura ospedaliera dimise il piccolo, prescrivendogli dei controlli periodici settimanali e una terapia domiciliare.  Ma lo scorso 22 marzo il bambino presentava un colorito pallido e fu portato nuovamente in ospedale, dove fu ricoverato e fu programmato un intervento chirurgico. Operazione effettuata lo scorso 28 aprile.

Dopo l’intervento il bambino fu trasferito nella terapia intensiva, ma non in quella specifica per neonati e i genitori erano stati rassicurati sulle sue condizioni. Ma poco dopo ricevettero la telefonata della struttura sanitaria con l’invito a recarsi in ospedale per l’aggravarsi delle condizioni di salute del neonato. Alle 23.30 un medico li informò del decesso del piccolo.