San Giorgio del Sannio

Ha già superato quota 1600 firme la petizione online lanciata su Change.org pochi giorni fa da Mimmo Raffa per salvare l’UCCP di San Giorgio del Sannio. “Il Centro di Medicina di Prossimità della Provincia di Benevento serve l'area del mediocalore e dei comuni limitrofi (circa 30.000 pazienti) ed è a rischio chiusura”, spiega l’autore della petizione.

“Chiediamo all'Asl di Benevento e alla Regione  Campania di garantire il prosieguo dell’attività della sede UCCP di San Giorgio del Sannio con l’obiettivo  di mantenere i servizi della struttura di San Giorgio del Sannio (H12  gestita con medici a ciclo orario e ambulatori)”.

Ripercorrendo la storia del centro, si legge nel testo che “il 19 giugno 2023  si è conclusa la fase sperimentale della UCCP di San Giorgio del Sannio, iniziata il 20 giugno 2015 con delibera  del direttore generale dell’ASL del 5 giugno dello stesso anno e  durata 8 anni. La fonte di finanziamento dell’iniziativa progettuale fu il PSR 2007-2013, Misura 321 tipologia G “Servizi essenziali alle persone che vivono nei territori rurali”,  DRD di concessione n° 481 del 28/05/2010.  L’iniziativa è stata  inserita tra le best practice delle opere finanziate con la misura dell’agricoltura.”

Il progetto, spiega il promotore della campagna, “ha garantito un servizio di continuità assistenziale per oltre 8 anni e di centinaia di migliaia di prestazioni che, tra l’altro sono in costante aumento come di seguito indicato: 32.570 dei primi mesi del  2015 , 76.375 del 2016,  85.526 del 23017,  83.914 del 2018,    103.119 del 2019, 103.606 del 2020,  105.694 del 2021, e 112.475 del 2022.”

“La rete delle associazioni, le organizzazioni sindacali e i cittadini firmatari del documento chiedono di non interrompere una buona pratica clinica delle cure territoriali, di riferimento regionale, che si è rivelata preziosa nella fase del COVID 19 per contenere il sovraffollamento, codici bianchi e accessi inappropriati al Pronto Soccorso. Con la raccolta firme si chiede di mantenere l’esperienza dell’UCCP e potenziare le buone pratiche ivi sviluppate”.