Resta in obitorio nell’ospedale Frangipane di Ariano Irpino ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria la salma di Gerardina Corsano dopo l’autopsia fiume di sabato scorso durata circa sei ore. Il pubblico ministero Marilia Capitanio non ha ancora concesso il nulla osta per lo svolgimento dei funerali.
Il motivo
Con ogni probabilità gli inquirenti attendono di conoscere i primi elementi, che potrebbero emergere già nei prossimi giorni dall’istituto superiore della sanità a Roma, in relazione alla campionatura e analisi di tutti i prodotti sequestrati dalla polizia le cui indagini sono state immediate e anche sui prelievi effettuati nel corso dell’esame autoptico, dal quale nulla è trapelato al momento.
Una situazione di estrema urgenza e specialistica che ha richiesto la massima attenzione degli organi inquirenti. La tempistica potrebbe essere dai 90 ai 120 giorni, per avere qualche elemento preciso che possa in qualche modo fare chiarezza su questa triste e assurda vicenda.
Sul fronte opposto
Esito delle indagini che attende fiduciosa anche la titolare del locale, famiglia da anni attivamente impegnata con serietà e sacrifici nel settore della ristorazione arianese. Gerardina Corsano e Angelo Meninno, ricoverato quest'ultimo ancora al Cotugno di Napoli ma fuori pericolo e in via di dimissioni, come si ricorderà si erano sentiti male a loro dire, dopo aver mangiato in un locale arianese attualmente sotto sequestro. Erano seguiti poi due accessi per entrambi in pronto soccorso, (lui la domenica e il martedì) e lei (il lunedì e mertedì) di cui quest'ultimo fatale per la donna. Un medico della struttura che aveva visitato la 46enne martedì scorso è stato iscritto nel registro degli indagati.