Atripalda

In un tempo in cui la politica non dialoga con i suoi elettori e  le tracce della crisi economica sono sempre più evidenti  qual è la giusta misura per ragionare di politiche di contrasto alle povertà?

E’ intorno a questo complicato interrogativo che si è tenuto oggi pomeriggio l’incontro “La giusta misura. Dignità sociale e diritti nell'anno delle riforme” promosso  dalla deputata parlamentare Valentina Paris, responsabile nazionale Pd Enti locali  in collaborazione con l’Associazione “Rifare l’Italia” .

Al dibattito, oltre la Paris, era presente anche Matteo Orfini, presidente nazionale del Partito Democratico.

Una gremita Chiesa di San Nicola da Tolentino ad Atripalda  ha visto alternarsi autorevoli voci del mondo politico e del volontariato, non solo locale: dal direttore de Il Mattino di Avellino, Generoso Picone, a  Stefano Iandiorio, presidente del Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Avellino, da Carlo Mele, direttore della Caritas Diocesana,  a Nicoletta Teodosi, presidente nazionale Cilap Eapn (Collegamento Italiano Lotta alla Povertà – sezione italiana della rete europea EAPN European Anti Poverty Network), al consigliere regionale Carlo Iannace.  Tra il pubblico, anche il sindaco di Atripalda e di Benevento.

«La politica in Irpinia, come altrove, non può più permettersi di parlarsi da sola» ha dichiarato la Paris all’avvio della tavola rotonda. «C’è bisogno di dare risposte alle generazioni  dei 30-40 enni che non intendono invecchiare senza aver investito nel presente per questo continueremo a lavorare .  Il Jobs Act è stato un primo tassello. Ora, abbiamo intenzione di portare  nella Legge di Stabilità una forma sperimentale di supporto al reddito».

Lavoro, povertà politica sanità, rappresentano concetti chiave per  ragionare sulle difficoltà che incontra il territorio.  Senza abusarne e utilizzarli a vanvera.  Per Generoso Picone«si tratta di capire realmente la grande questione della dignità sociale. Il mondo vero, quello che si scontra con la povertà, lo troviamo per strada, appena usciremo da qui».  

E’ stata poi il turno di Stefano Iandiorio, del CSV di Avellino  che ha evidenziato il ruolo del volontariato nella nostra provincia: «purtroppo manca una politica dei servizi. Benché il terzo settore sia stato riconosciuto,  i tempi della politica sono ancora lenti». Poi la sua riflessione  ha incrociato la questione dei migranti: «pensiamo a Lampedusa e come il Sud con pochi mezzi a disposizione sia riuscito a dare una svolta nell’accoglienza».

Per il Carlo Mele: «c’è scollamento tra essere cittadini e sentirsi parte di una comunità. Bisogna cambiare la cultura civica: sono le istituzioni a servizio del cittadino e non il contrario».

Nicoletta Teodosi, ha parlato della proposta del reddito minimo anche come strumento di  accompagnamento al lavoro: «una misura possibile, ma che ha bisogno anche del sostegno dei sindaci, a livello locale, poiché conoscono ad uno ad uno i cittadini».  E poi :« quello che il paese vuole è più armonia tra politica, burocrazia, nazionale e locale affinché i servizi possano funzionare».

«Il Sud non chiede assistenzialismo ma solo autentico ascolto» ha chiosato l’assessore Iannace  che ha ricordato la questione del  centro per l’autismo, chiedendo un aiuto a Paris e Orfini per« aprire un centro che diventerà una  realtà unica a livello nazionale dove cura e formazione andranno di pari passo.  Per questo  motivo la sua apertura deve diventare un’urgenza politica ed  essere condivisa anche dal Governo».

Guarda indietro Matteo Orfini, presidente nazionale del PD. Le sue conclusioni sintetizzano i sette anni di recessione nel nostro paese: «La politica ha il dovere di riannodare i fili strappati alla società. Il governo italiano farà un primo passo inserendo nella Legge di Stabilità una misura di sostegno universale alla povertà.  Ma sarà necessario anche dare uno slancio al nodo lavoro con piani d’investimento sia pubblici che privati. Perché è importante non lasciare indietro chi ha perso la propria occupazione e si ritrova nella disperazione». E ancora sulla questione migranti: « La differenza dell'Italia con gli altri paesi sta nel fatto che noi non costruiamo muri ma vera accoglienza!»

Nel post dibattito, Orfini ha anche scambiato qualche battuta sul probabile ritorno politico di Antonio Bassolino alle prossime amministrative di Napoli: «penso ci siamo bisogno di innovazione e di energie nuove».

Marina Brancato