Tre consulenti ai quali il pm Marilia Capitanio ha affidato l'incarico dell'autopsia – il medico legale Carmen Sementa , il professore Alessandro Santurro, dell'Università di Salerno, ed il dottore Sebastiano Leone, direttore di Malattie infettive al Moscati di Avellino – , quattro – il medico legale Monica Fonzo, la tossicologa Maria Pieri ( per i familiari della vittima, rappresentati dall'avvocato Gerardo Giorgione), il professore Pietrantonio Ricci ed il dottore Gennaro Beneduce (per il marito, con l'avvocato Fabio De Donato), altri due – il medico legale Oto Macchione ed il dottore Angelo Meninno - dai tre indagati: i titolari della pizzeria ed un medico in servizio all'ospedale di Ariano Irpino, difesi dagli avvocati Guerino Gazzella e, per il sanitario, Giuseppe Romano.
Sono gli specialisti scelti per l'esame necroscopico – inizierà tra poco ad Ariano Irpino - di Gerardina, 46 anni , avvenuta martedì, secondo la prima ipotesi avanzata dagli inquirenti, per una intossicazione alimentare per la quale sembra essere stata esclusa la pista del botulino. Una intossicazione che aveva anche colpito il marito Angelo, 52 anni, ricoverato al Cotugno di Napoli. In questi casi, al di là dell'autopsia, che potrebbe risultare 'muta', saranno fondamentali gli esiti degli esami istologici e tossicologici, dai quali potrebbe arrivare la causa del dramma.
Novanta i giorni a disposizione degli esperti del Pm per depositare le loro conclusioni, ora l'attesa è per i funerali e l'ultimo saluto alla malcapitata: momento di cesura in una tragedia che ha fortemente scosso l'opinione pubblica, al centro di una inchiesta che dovrà approfondire sia gli aspetti legati agli alimenti, sia quelli relativi all'assistenza ricevuta dalla donna.
Come più volte ricordato in questi giorni, la coppia, convolata a nozze due anni fa, aveva ordinato sabato sera due pizze. Angelo l'aveva condita con dell'olio al peperoncino piccante, ma dopo il primo morso aveva sentito uno strano odore ed aveva chiesto alla coniuge di assaggiarne un pezzo.
Domenica entrambi avevano partecipato ad un battesimo nel quale Gerardina era la madrina: lui aveva cominciato a star male, l'avevano portato in ospedale. Era stato dimesso, e lo stesso era accaduto a Gerardina, quando lunedì si era rivolta al pronto soccorso. Martedì mattina la 46enne era stata ricoverata perchè stava malissimo, la situazione era precipitata, fino al decesso. Stessa sorte per Angelo, poi trasferito a Napoli.
L'intervento della polizia e dei carabinieri, scattato dopo la denuncia, aveva portato, oltre che del locale, al sequestro di olio al peperoncino piccante, pomodori pelati, olio Evo e funghi Champignon a fette.
Da parte loro, i proprietari della pizzeria avevano immediatamente precisato che quella sera i clienti erano stati tantissimi, e che molti di loro avevano consumato gli stessi ingredienti senza accusare alcun problema.