Benevento

E' rimasto invischiato in una indagine della Procura di Napoli che ha prospettato le accuse di associazione per delinquere, riciclaggio e fatture false per operazioni inesistenti. Ventinove (più sette società) le persone di cui era stato chiesto il rinvio a giudizio, ma il Gup ha dichiarato la propria incompetenza territoriale, eccepita dalla difesa, ed ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

Tra i destinatari della decisione c'è un 60enne di Ceppaloni, chiamato in causa come rappresentante legale di una società. Difeso dall'avvocato Ugo Di Somma, l'uomo è ritenuto una presunta 'testa di legno' che avrebbe svolto il suo ruolo tra il 2016 ed il 2017: un lasso di tempo nel corso della quale la società avrebbe emesso fatture per oltre 7 milioni di euro a favore di un'altra impresa, consentendo a terzi, secondo gli inquirenti, l’evasione delle imposte sui redditi e dell' Iva.