“In questo giorno non ricordiamo solo chi abbiamo perduto. Ma anche tutte le vittime del terrorismo a qualsiasi religione appartengano, le vittime della guerra e dei trafficanti senza scrupoli, e tutti i bambini non nati”. Così l'Arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia durante la cerimonia religiosa alla chiesa del Quadrato del cimitero di Poggioreale nel giorno della commemorazione dei defunti alla presenza di autorità civili e militari. Il Vescovo ha anche visitato il grande magazzino in cui sono state sistemate le circa 4mila bare di legno rimaste senza sepoltura nello spiazzale sotto la Chiesa madre nel cimitero monumentale a due anni dai crolli del 5 gennaio e del 17 ottobre 2022. Un capannone di ferro dove le salme recuperate sono state riposte in attesa di una definitiva sistemazione. E ci vorrà ancora un anno prima che vengano spostate perché il Comune vuole dare tempo ad eventuali familiari di presentarsi. Ma il sindaco Manfredi assicura: ognuno di loro avrà degna sepoltura.
"Davanti alla morte c'è la dignità di tutti. Noi troveremo una sepoltura dignitosa a tutti" ha detto Manfredi, a margine della celebrazione "è quasi completato il recupero di tutte le salme: sono circa 4mila di cui i due terzi sono stati anche identificate. Solo un centinaio è stato reclamato dalle famiglie perché spesso si tratta di salme che risalgono a più di un secolo fa e quindi chiaramente le famiglie o sono lontane o si sono disperse. Noi attendiamo ancora qualche mese per completare il recupero anche nella speranza che anche altre famiglie reclamino le salme dei loro cari e poi daremo una sistemazione definitiva a tutti di concerto con la Curia e con le famiglie".
Parlando più in generale della condizione e della manutenzione del cimitero di Poggioreale, il sindaco ha sottolineato che ci sono due situazioni diverse: quella derivante dal crollo e quella relativa alle cappelle dei privati. Per quanto riguarda le aree interessate dal crollo e dai lavori della metropolitana, Manfredi ha spiegato che "l'iter giudiziario si sta concludendo in queste settimane e ci auguriamo che rapidamente ci possa essere il dissequestro delle aree e c'è già la ripartenza dei cantieri che possono continuare ad andare avanti" ed ha evidenziato che "sono stati fatti molti interventi di consolidamento della collina che, da quello che dicono i tecnici, garantiscono una perfetta condizione di staticità". Sul fronte invece del cimitero monumentale dove insistono molte cappelle private, il primo cittadino ha posto l'accento sul fatto che "la maggior parte delle cappelle, circa il 90 per cento, sono nelle disponibilità di famiglie che ormai sono estinte o lontane da Napoli e dunque c'è un enorme problema legato alla manutenzione che compete ai privati". Da qui la necessità di individuare "anche dal punto di vista giuridico" una modalità che consenta che queste cappelle possano tornare nella disponibilità del Comune ed eventualmente possano essere riassegnate ma - ha specificato Manfredi - "con un obbligo di rimessa in sicurezza perché noi sulle cappelle private non possiamo intervenire ma è evidente che è indispensabile un intervento straordinario di manutenzione su tutto il complesso monumentale".