50mila coltivatori associati per un totale di 2 milioni 170mila giornate lavorative, oltre 20mila fascicoli aziendali e una presenza capillare su tutto il territorio regionale con 55 uffici di zona, 260 sezioni comunali e 260 presidenti di sezione, 2500 dirigenti. Coldiretti Campania, con questi dati,  è la prima organizzazione di rappresentanza dei datori di lavoro del comparto.

Ettore Bellelli, 54 anni, dal 3 ottobre scorso alla guida di Coldiretti Campania, e già al lavoro con importanti sfide imminenti.

A coordinare la grande macchina operativa è il direttore generale, Salvatore Loffreda, da sempre punto di riferimento per migliaia di persone: “Per me è un onore guidare questa macchina organizzativa con 5 direttori provinciali e 250 dipendenti. Una vera propria istituzione – afferma Loffreda - che non si limita soltanto al settore agricolo e alla normale assistenza, ma si pone come una forza sociale a disposizione della crescita del Paese. Sono 300mila - aggiunge - le persone che affollano i nostri uffici ogni anno: si rivolgono a noi non solo per espletare pratiche di carattere agricolo, ma soprattutto per chiederci di rappresentare le loro istanze ai tavoli istituzionali”.

“Per la Campania - ricorda Bellelli -  il settore agricolo è strategico sia da un punto di vista sociale che economico e l’agricoltore ne rappresenta una figura cardine, perché è custode di quella cultura e di quella tradizione che ci consentono di portare ancora oggi sulle nostre tavole prodotti di grandissima qualità. Perciò puntiamo ad abbinare la competenza e il sapere scientifico e le nuove tecnologie che sono alla base degli accordi con il mondo universitario che ci vedono al lavoro”.