Mangiano una pizza, la moglie muore e il marito è ricoverato in gravi condizioni. Saranno i campioni biologici prelevati su Angelo Meninno a fornire le prime indicazioni a inquirenti e investigatori e a cercare di far luce sulla morte della moglie Gerardina Corsano, deceduta per una sospetta intossicazione alimentare da botulino. La coppia aveva cenato sabato scorso in una pizzeria ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Il 52enne, imprenditore agricolo, è ora ricoverato all'ospedale "Cotugno" di Napoli dove verranno prelevati i reperti che saranno inviati ai laboratori dell'Istituto superiore della sanità per essere analizzati. Gli esami, prima dell'autopsia su Gerardina Corsano che il pm della Procura di Benevento, Marilia Capitanio, potrebbe affidare già nella giornata di domani, potrebbero cominciare a chiarire alcuni elementi di fondo della tragedia.
"Non è semplice - spiega Antonio Limone, direttore dell'Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno - individuare l'intossicazione da botulino, soprattutto se il paziente non presenta le classiche manifestazioni neurologiche. Se il clostridium o la tossina non vengono isolati in laboratorio non si può dire con certezza che si tratti di botulino". Limone precisa che "gli alimenti contaminati dal botulino non presentano odore, colore e sapore particolari".