Benevento

(frasan) “Capire tu non puoi... Tu chiamale se vuoi... Emozioni”, due cuori giallorossi e la firma: ElGordo 99. Già, “ElGordo” al secolo Amato Ciciretti. Uno che apre la serata che aveva sognato da un po', giocando col figlio davanti ad una curva sud gremita: lui è tra i pali, ogni tiro del piccolo è ovviamente gol. Poi il fatidico minuto del ritorno in campo, quel 33' del secondo tempo che riannoda idealmente il filo con il 25' della ripresa di Genoa-Benevento a Marassi. Era il 23 dicembre del 2017, i giallorossi giocavano la loro prima sofferta serie A. Di lì a poco Ciciretti e il Benevento si sarebbero lasciati, un po' immusoniti, dopo una parentesi durata due anni e mezzo, due promozioni (in B e in A), 81 presenze, 16 gol e 21 assist. Era stato suo il primo storico gol nella massima serie, sempre a Genova, ma contro la Samp. Suo anche quello all'Allianz contro la Juventus su calcio di punizione. Ricordi indelebili, che si sono affollati tutti nella mente del Gordo in quel minuto fatidico l'altra sera. E allora prendiamo ancora in prestito una frase postata sul suo profilo Instagram qualche mese fa:“Sono passati anni, dal giorno in cui sono andato via, ma in realtà non me ne sono mai andato..”. Già, proprio così. Lo stadio che gli dedica un'ovazione al suo rientro in campo, Andreoletti che dice di non aver mai visto nessuno toccare il pallone come fa lui. “Ciciretti – dice il tecnico di Alzano – è una missione che mi stimola tantissimo. E credo che anche oggi, quando tocca il pallone già quello valga il prezzo del biglietto. In allenamento anche in un minuto ti fa vedere cose che io non ho mai visto fare a nessuno. La mia missione è “recuperare un talento”: se vinciamo questa sfida avremo la possibilità di mettere in campo un giocatore eccezionale”. E allora bentornato “Gordo”, il filo è stato riannodato. Ora bisogna solo riportarlo a quei magici momenti di qualche anno fa. Per rivivere un sogno.