Benevento

Uno ha sostenuto di aver soltanto chiesto i soldi che gli doveva, l'altro di non aver avuto alcun ruolo nella vicenda. Assistiti dall'avvocato Raffale Scarinzi, si sono difesi così, dinanzi al gip Pietro Vinetti, Silvestro Fusco, 54 anni, e Giuseppe Tedesco, 53 anni, di Vitulano, finiti agli arresti domiciliari per una ipotesi di tentata estorsione in concorso ai danni di un avvocato.

Fusco, in particolare, ha spiegato di aver avvicinato il professionista dinanzi ad un bar per ottenere le somme che ritiene di vantare come presunti crediti. Secondo gli inquirenti, l'avrebbe fatto sotto la minaccia di una pistola -  risulterà poi a salve, che – ha affermato – si sarebbe fatto dare da Tedesco, al quale l'aveva affidata in precedenza. Quest'ultimo, che peraltro aveva bevuto, dopo avergli domandato cosa dovesse farci, l'aveva riposta in una tasca, dalla quale l'aveva prelevata facendola cadere più volte a terra.

Come si ricorderà, era stato lo stesso legale a dare l'allarme ai carabinieri, che avevano fermato i due uomini mentre viaggiavano a bordo di una macchina nella quale era stata rinvenuta la pistola giocattolo.

Al termine dell'udienza di convalida, il giudice (aggiornamento ore 16) ha adottato nei loro confronti una ordinanza agli arresti domiciliari.