Napoli

Per la tragica morte di Vincenza Donzelli, operatrice culturale e turistica animatrice della Galleria Borbonica di Napoli, deceduta a 43 anni dopo un parto cesareo, la Procura della Repubblica di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per 4 medici. Enza, compagna del produttore cinematografico Andrea Cannavale, è deceduta il 13 agosto 2022 nel Reparto di Rianimazione dell'Ospedale Cardarelli di Napoli, cinque giorni dopo aver partorito il suo primo figlio.

Secondo i periti della Procura, la donna sarebbe morta dopo una "profusa emorragia uterina manifestatasi dopo l'intervento di taglio cesareo del giorno 8 agosto 2022" al quale sarebbe stata sottoposta presso la Clinica Ospedale Internazionale. La famiglia chiede di fare chiarezza sul decesso. È partita l'inchiesta, coordinata dalla pm Federica D'Amodio, del pool della procuratrice aggiunta Simona Di Monte. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per quattro medici che hanno avuto in cura Vincenza. L'ipotesi è di omicidio colposo.
I giudici vogliono fare chiarezza sulle "modalità di intervento di parto cesareo effettuato al termine della gravidanza".

L'udienza preliminare è stata fissata per il 22 gennaio 2024, dove il Gup Federica Colucci, dopo aver sentito accusa e difesa, deciderà se e per quali imputati disporre il processo. Ad assistere i familiari di Vincenza Donzelli, gli avvocati Gaetano Inserra, che assiste il compagno Cannavale, e Mario Ivan Esposito e Anna Morcone, che assistono gli altri familiari. Si tratta, è bene precisare, di un processo tecnico, dove tutte le parti avranno modo di chiarire la propria posizione e sono da considerare non colpevoli fino a prova contraria.