Sturno

"Sono entrati in casa con i miei genitori all'interno, mio padre se n'è accorto ed è riuscito così a metterli in fuga. Ma prima di allontanarsi hanno lanciato delle pietre. State attenti perché non se ne fregano di niente e nessuno."

E' lo sfogo e l'indignazione di chi continua a vivere nel terrore da diverse settimane nelle proprie case e a combattere contro una banda di delinquenti senza scrupoli che sembra essersi ormai insediata in paese a Sturno.

"Ronde" è un termine che non digeriscono prefettura e forze dell'ordine, ma intanto la realtà è che esistono ovunque e prima o poi qualcuno ne pagherà le conseguenze di questa autodifesa. La gente è esasperata e pronta a tutto pur di difendere le proprie case e affetti. 

A Sturno come pure a Montemiletto lo Stato non è stato in grado finora di risolvere questa emergenza. Contrada Torone, Vado dell'occhiano, Pila ai Piani le zone prese di mira ieri sera dai malviventi. Il sospetto è che ad agire possa essere addirittura gente del luogo che conosce bene, zone, abitudini e residenti. Apprensione anche a Bonito.

E' di ieri l'ultimo tavolo in prefettura alla presenza dei sindaci del territorio. Riunioni su riunioni che non hanno portato fino ad oggi ad un solo risultato, se non quello di minimizzare il fenomeno.

Tregua apparente ad Ariano Irpino, dove le forze dell'ordine hanno rafforzato i controlli e gli abitanti stessi la vigilanza attiva. Il maltempo sembra aver scoraggiato in qualche modo l'intrusione dei ladri dalle campagne ma l'attenzione resta altissima soprattutto in prossimità della ricorrenza di ognissanti e commemorazione dei defunti, periodi in cui molte abitazioni restano purtroppo incustodite.

Un dato è certo, di questo passo non si può più andare avanti. Servono strategie di controllo ben diverse e più efficaci sul territorio prima che davvero ci possa scappare la tragedia.