Avellino

Lotta all’endometriosi, apre lo sportello gratuito per garantire diagnosi precoci. È stato attivato presso la Diagnostica Medica di Avellino l’Ambulatorio gratuito “Sportello Endometriosi”. Diagnosi precoci e tempestive per la lotta alla malattia, ecco l’obiettivo del servizio gratuito.

L’iniziativa nasce dalla forte volontà di offrire alle pazienti un servizio totalmente gratuito, benchè non convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale, e realizzato grazie agli sforzi congiunti della Casa di Cura Malzoni, della Diagnostica Medica e del Network di ricerca clinica Neuromed. In campo e in prima linea il professore Mario Malzoni ( nella foto, ndr), uno dei massimi esperti al mondo nella diagnosi e net trattamento della patologia, già presidente della Società Italiana di Endoscopia Ginecologica (SEGi) e membro del Board of Directors della Società Mondiale di Chirurgia Mini-Invasiva (AAGL) nonché Chair di Gynitaly (Congresso Mondiale di Chirurgia Mini-Invasiva) e direttore del Centro Nazionale Endometriosi e MACC (Cancer Center) di Avellino.

Grazie allo sportello gratuito nella Diagnostica Medica di Avellino sarà possibile effettuare visite ginecologiche specialistiche, ecografie 2D/3D di secondo livello e, laddove necessari, esami laboratoristici e strumentali integrativi.

“L’ ambulatorio garantirà alle donne affette da malattia endometriosica, o sospetta tale, un accesso più agevole ai percorsi diagnostico-terapeutici – spiega il presidente del Centro Nazionale Endometriosi Mario Malzoni - L’obiettivo è quello di effettuare un corretto inquadramento diagnostico e terapeutico che consenta una adeguata gestione della patologia e dei suoi effetti, con particolare attenzione alla salute fisica, psicologica e riproduttiva delle pazienti – spiega il professore Malzoni -. Almeno tre milioni le connazionali con diagnosi conclamata, ma molte potrebbero soffrirne senza saperlo. 

Si stima che in Italia circa il 10-15% delle donne in età riproduttiva sia affetta da endometriosi, che può essere causa di infertilità nel 30-50 per cento dei casi”.

“Si tratta di una malattia subdola e spesso invalidante che può interessare, nella forma più complessa denominata infiltrante profonda, gli organi addomino-pelvici in particolare la parete intestinale, vescicale, le vie urinarie, i legamenti uterini e le strutture nervose – spiega il professore Malzoni – . Spesso la diagnosi è tardiva, si stima infatti un ritardo diagnostico di 5-6 anni con un numero medio di 3 diverse consulenze ginecologiche prima del raggiungimento di una corretta diagnosi.

L’ambulatorio sarà gestito da ginecologi afferenti al Centro Specializzato di Avellino che si caratterizza per l’elevato volume di prestazioni (circa 800 procedure annue laparoscopiche) e per il basso tasso di complicanze”.