Napoli

Napoli, una giornata come tante, ma per un bimbo in shock anafilattico, l'aiuto è arrivato da due inaspettati angeli in divisa: il vice brigadiere Giovanni Ossini e l'appuntato scelto Roberto Manzella. Questi due carabinieri, anche se non napoletani di nascita, hanno dimostrato il loro amore e dedizione alla città e ai suoi cittadini.

Una Corsa Contro il Tempo

"Non dovevamo e non potevamo esitare, era evidente che il piccolo stava molto male e solo la conoscenza del luogo ci ha consentito di raggiungere velocemente l'ospedale," afferma il vice brigadiere Giovanni Ossini. La loro missione era chiara: salvare la vita del bambino.

La Decisione Coraggiosa

Entrambi questi carabinieri, con anni di servizio alle spalle, hanno compreso immediatamente la gravità della situazione. Era fondamentale prendere la decisione giusta in fretta. Non hanno esitato. Hanno scelto il percorso più lungo ma allo stesso tempo più veloce per portare il piccolo al Pronto Soccorso.

L'Incontro con la Disperazione

Eravano in servizio nella piazza Palomba quando un uomo e una donna in uno stato di agitazione estrema si sono avvicinati a loro, tenendo il bambino in braccio. "Era evidente che stava male," raccontano i due carabinieri, "quasi non reagiva agli stimoli. Aveva il viso gonfio, in particolare il lato sinistro delle labbra." La madre del bambino ha pregato i carabinieri di soccorrerli, rendendosi conto che il tempo stringeva.

Roberto, che conosce bene la zona, è salito alla guida dell'auto e, superando il traffico congestionato da un recente crollo, ha condotto il bambino e i suoi genitori al Pronto Soccorso in tempo record. La mamma e lo zio del piccolo erano preoccupati per la velocità, ma capivano che il bambino aveva bisogno di assistenza immediata. "E' una storia a lieto fine," concludono i due angeli in divisa, "ma quei 2-3 chilometri sembravano non finire mai."