Benevento

Il fatto non sussiste. E' la formula con la quale il Tribunale, in linea con la richiesta della difesa, rappresentata dall'avvocato Nazzareno Fiorenza, e dello stesso Pm, che aveva inizialmente proposto una perizia psichiatrica, incrociando il no del collegio, ha assolto un 69enne di Calvi accusato di maltrattamenti e violenza sessuale ai danni della moglie.

I fatti risalivano al 2020, quando i carabinieri della Stazione di San Giorgio del Sannio, allertati dalla figlia della donna, che aveva ricevuto un sms della madre, erano accorsi presso l'abitazione della coppia, da tempo in rapporti conflittuali. La malcapitata era stata medicata dal 118 per le ferite al collo e ad una palpebra che lui, dopo averla pesantemente offesa, le avrebbe causato con una forchetta, costringendola, poi, ad un atto sessuale.

L'allora 66enne era finito in carcere, poi aveva ottenuto gli arresti in casa- lei nel frattempo si era trasferita altrove- al termine dell'udienza di convalida, nel corso del quale aveva rilasciato solo alcune spontanee dichiarazioni. Ad aprile, poi, l'obbligo di firma, successivamente revocato. Oggi la conclusione del processo e l'assoluzione: il fatto non sussiste.