Se si esclude un riferimento generico presente nell'illustrazione delle 'caratteristiche' e degli obiettivi dell'associazione per delinquere di stampo camorristico ipotizzata – tra essi “l'ostacolo al libero esercizio del voto”- , si tratta di una vicenda che non è stata travasata in alcuno dei dodici capi di imputazione provvisoria.
E' quella del tentativo di condizionare le elezioni comunali a Moiano nel 2019, alle quali sono riservate alcune delle 650 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere adottata nei confronti di 14 persone in una inchiesta antiestorsione ed antidroga. dei carabinieri di Montesarchio e della Dda.
Un'indagine supportata da intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, con l'attenzione puntata, anche nel caso dell'appuntamento con le urne, su Pietrantonio Morzillo, 46 anni, di Moiano, che, secondo gli inquirenti, si sarebbe fatto promotore della lista che si contrapponeva al sindaco Giacomo Buonanno, che avrebbe vinto le elezioni. Una lista nella quale avrebbe “piazzato otto candidati, suoi fedelissimi, da far nominare assessori in caso di vittoria”.
Nel provvedimento restrittivo vengono ricordati alcuni attentati che aveva preceduto la consultazione: in particolare il 16 ed il 26 aprile, quando quattro colpi di arma da fuoco erano stati esplosi contro l'auto di un tecnico comunale e la porta d'ingresso del deposito di una persona.
'Messaggi' intimidatori che , a detta della Dda, sarebbero stati legati al supporto in un caso, e alla candidatura con la compagine del futuro primo cittadino, nell'altro, dei familiari delle due vittime, che avevano escluso di aver ricevuto minacce. Due attentati nei quali, secondo l'accusa, il 46enne avrebbe svolto un ruolo. E lo stesso sarebbe accaduto, nel tentativo di far ricadere la colpa sugli avversari, con il danneggiamento della porta d'ingresso e l'incendio di tavolini e materiale nella sede della lista che l'indagato avrebbe appoggiato, e con un manifesto della stessa dato alle fiamme in una bacheca.
Domani e venerdì, intanto, via agli interrogatori di 10 indagati, che si svolgeranno in videoconferenza tra il Tribunale di Napoli e le carceri che li ospitano. Per gli altri quattro, detenuti a Benevento, su rogatoria del Gip di Napoli, appuntamento domani dinanzi al gip Pietro Vinetti.
Sono impegnati nella difesa gli avvocati gli avvocati Teresa Meccariello, Ettore Marcarelli, Pierluigi Pugliese, Vittorio Fucci, Danilo Riccio, Valeria Verrusio, Mauro Iodice, Stefano Sorrentino, Carla Maruzzelli, Danilo Di Cecco, Marco Bernardo.