Incontro al cardiopalma tra Salernitana e Cagliari, che all'Arechi si spartiscono la posta in palio. Il match finisce 2-2, con gol di Luvumbo e Viola (per il Cagliari) e doppietta di Dia (per i granata). Proprio il senegalese si porta a casa la palma di migliore in campo.
Salernitana-Cagliari 2-2, le pagelle dei granata. Maggiore ectoplasma. Dia, prima lezioso e poi decisivo. Fazio e Costil, prova superata
Costil. Prova sufficiente per il portiere francese, che viene battuto due volte da Luvumbo Zito (una volta in offside) e una volta da Viola da distanza ravvicinata. Sicuro nelle uscite, meno nei rinvii. Salva quel che può senza eccellere. Voto 6
Mazzocchi. Si impegna tanto, sbraita, corre e mette molti palloni in mezzo, ma è poco preciso e soprattutto poco lucido. Si fa superare come un giocatore amatoriale Luvumbo nel primo tempo (ma fortunatamente l'attaccante parte in fuorigioco). Dal punto di vista atletico sembra tra i pochi che si salvano. Poi, incredibile lassismo sul gol del secondo vantaggio del Cagliari che, rimane ad eccessiva distanza dall'attaccante. Voto 5
Fazio. Una delle poche note positive di giornata è il ritorno del comandante, che riesce a gestire benissimo la linea difensiva e a minimizzare i rischi, fino all'incredibile colpo che sblocca il match. Oltre alla buona gestione della difesa a quattro, è abile in anticipo e in marcatura. Inoltre, fa buon lavoro in fase di ripartenza. Appena è uscito dal campo, la linea difensiva si è sfaldata. Voto 6,5 (dal 84' Ikwuemesi. Un ingresso dirompente per il nigeriano, che letteralmente spacca la partita e serve immediatamente l'assist vincente per Dia. Per i 10 minuti in campo, fa vedere uno strapotere fisico che si era già percepito in altri match. Voto 7)
Gyomber. Troppo incostante per tutti i 90 minuti. Da leader difensivo ha responsabilità sul gol del secondo vantaggio del Cagliari. Voto 5
Bradaric. Un primo tempo estremamente lezioso, dal suo lato il Cagliari affonda con enorme facilità. Fuori posizione, impreciso, poco utile sia in fase difensiva che offensiva. Una involuzione che sembra non conoscere fine. Voto 4,5
Coulibaly. Il maliano torna finalmente in campo e fa vedere qualche assaggio delle sue conosciute qualità. Non gli manca lo spirito guerrigliero e nemmeno la condizione atletica, ma ha grandi difficoltà a trovare il suo posto in campo. Migliora leggermente nella ripresa, ma manca qualche automatismo. Voto 5,5. (dal 76' Legowski. Fa legna in mezzo al campo e si procura il rigore per il definitivo 2-2. Voto 6)
Maggiore. Nel primo tempo è un vero e proprio ectoplasma, si nasconde dietro la sua stessa ombra. Nel secondo tempo migliora un po' in personalità ma davvero troppo poco per quello che dovrebbe essere il metronomo della mediana. Voto 4,5
Kastanos. Gioca fuori posizione e non riesce l'esperimento di Inzaghi di provarlo largo a sinistra nel terzetto di centrocampo. In particolare, manca l'apporto in fase difensiva, proprio dove sarebbe più necessario a causa della pessima prova di Bradaric. Voto 5 (dal 56' Martegani. In una posizione totalmente nuova - interno sinistro di centrocampo - sbaglia troppo e, sopratttutto, perde un pallone velenosissimo che dà il la al gol dell'1-2 del Cagliari. Voto 4,5.)
Candreva. In veste di rifinitore, riesce ad accompagnare bene la manovra offensiva e va anche vicino a un eurogol dei suoi con un delizioso colpo di tacco. Voto 6. (dal 76' Tchaouna. Positivo anche il suo ingresso. Regala qualche buona iniziativa personale. È un giocatore che può servire per riprendere una partita, dato il suo contributo offensivo. Voto 6)
Cabral. Partita segnata in negativo da degli errori nell'ultimo passaggio. Se non fosse per le imprecisioni, meriterebbe una piena sufficienza, anche solo per l'impegno che ci mette e la voglia di osare. Voto 5,5. (dal 56' Stewart. Il giamaicano entra bene dal punto di vista caratteriale. Ancora una volta si dimostra molto grezzo dal punto di vista tecnico, ma dall'altro lato sembra che non goda ancora della fiducia dei compagni, vanificando anche alcuni buoni movimenti tra le linee. Voto 5,5)
Dia. Nel primo tempo non solo non riesce ad incidere, ma pecca anche di leziosità. Sembrava una partita mal indirizzata per il bomber senegalese ma, proprio nel momento del bisogno, ecco che arriva la sua zampata. Dopo aver trovato il gol del pareggio su azione (1-1) si incarica anche di sparare in porta un pallone che pesa come un macigno da calcio di rigore. Personalità e tecnica da vendere. È tornato bomber Dia. Voto 7,5.