"Metto tanta cura nella conservazione dei musei perché sono punti della geografia identitaria della nostra nazione. Le pietre ci parlano, trasudano storia, ci raccontano un passato che rappresenta il nostro presente". Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso del suo intervento al convegno nazionale 'Conservatori del futuro: che cosa conservare, come ricostruire" promosso da Alleanza cattolica, in collaborazione con il 'Centro Studi Livatino' e 'Ditelo sui tetti' presso la Camera di Commercio di Napoli. Il ministro ha sottolineato che "in Italia la tradizione culturale conservatrice non ha mai avuto un'area politica ben definita, se non oggi, né un preciso partito politico di riferimento, se non oggi: per questo dobbiamo elogiare lo sforzo compiuto dal governo e dai partiti che lo sostengono, per aver dato forma e voce a un pensiero politico che, nato nel solco del costituzionalismo britannico, trova in Italia radici profonde".
Sangiuliano ha ricordato Machiavelli, Vico, Cuoco e Prezzolini ed ha affermato: "Sono loro i grandi padri del pensiero conservatore italiano, coloro che ci hanno trasmesso il sentimento della storia". Il ministro ha anche evidenziato che "per modernizzare bene bisogna conservare bene i valori fondanti di un nucleo comunitario. Le grandi modernizzazioni - ha aggiunto - sono state fatte sempre dai conservatori e non dai progressisti che si sono spesso limitati a demolire senza costruire nulla. Molto spesso quando io parlo pubblicamente della sinistra - ha proseguito Sangiuliano - dico che 'sono fuori dalla realtà', cioè loro rifuggono dal reale, si immergono in un loro mondo immaginario e non hanno alcun ancoraggio con la condizione umana più profonda". Nel corso dell'appuntamento è stato lanciata la piattaforma digitale, reperibile al sito https://conservatorismolab.alleanzacattolica.org/, che vuole essere un laboratorio aperto a contributi e opinioni sul conservatorismo.