Scafati

«Siamo dalla parte della comunità di Scafati». Non ha dubbi Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, nel prendere posizione in merito al caso che ha scosso l’Agro, con il decesso di una donna di 59 anni all’esterno dell’ospedale.
«Abbiamo preferito mantenere inizialmente un profilo basso su questa tragedia per rispetto della famiglia nel momento del dolore - spiega Tommasetti -. Ma di fronte al duro attacco social del governatore non possiamo stare in silenzio. Una reazione scomposta nei
confronti di chi non ha fatto altro che difendere la sua comunità denunciando le gravi carenze della sanità a livello locale, cosa che peraltro anche noi facciamo puntualmente da tempo. Esprimo la mia solidarietà al sindaco Pasquale Aliberti che di certo non deve
sentirsi chiamare sciacallo per aver portato alla luce un problema evidente come quello del punto di primo soccorso chiuso».

L’esponente della Lega allarga il discorso sulla sanità: «A prescindere dal singolo, tragico episodio, non bisogna allontanarsi dal nocciolo della questione: in Campania facciamo i conti con un sistema che non funziona e ce ne accorgiamo giorno dopo giorno, attraverso le denunce e i campanelli d’allarme che vengono da ogni parte del territorio. Si va dalla mancanza di mezzi di soccorso alle strutture sguarnite, ai reparti e ai Pronto soccorso che rischiano di chiudere. Non si tratta di fare sciacallaggio ma di riconoscere che le promesse sono state tradite. E sullo stallo dell’ospedale di Scafati dopo anni di campagna elettorale non ci sono dubbi».