Tracollo Asidep, il sindaco di Nusco, Antonio Iuliano, chiama i primi cittadini del Consorzio, per trovare una soluzione alla crisi, che rischia di trasformarsi in “una bomba ecologica”. Con una pec la curatela ha annunciato l'avvio delle procedure di licenziamento dei 56 lavoratori, impegnati nel servizio di depurazione in Alta Irpinia. Dopo l'ennesimo tavolo, che non ha portato alcuna soluzione per la vertenza scattata lo scorso anno e che lancia sul tavolo del prefetto la nuova crisi, nulla di fatto e il servizio è interrotto. In prefettura lo scorso martedì si è tenuto l'ultimo della lunga serie di tavoli istituzionali, che non hanno portato soluzione di sorta. “Abbiamo i depuratori chiusi da oltre 5 giorni.- tuona Iuliano . Come stanno lavorando le attività nell'area industriale? Non posso certo rimanere inerme dinanzi ad una situazione così disastrosa per lo sviluppo in Alta Irpinia. Senza dimenticare il dramma lavoro che travolge 56 famiglie del nostro territorio. Le conseguenze possono essere serie, si rischia il blocco della produzione. Per questo scriverò ai colleghi sindaci di Lioni e Sant'Angelo dei Lombardi e Conza della Campania, per fare quadrato e trovare una risposta a questa nuova emergenza dei nostri territori.
Sto valutando, in qualità di primo responsabile della salute della comunità, di emanare una ordinanza ad hoc, che possa risolvere nell'immediato quella che rischia di trasformarsi in una bimba ecologica per i nostri territori. Non possiamo fare finta di nulla, ci sono 56 lavoratori, altrettante famiglie che restano senza lavoro. Ho una proposta: potremmo gestire ogni sindaco un proprio impianto, garantendo al contempo i livelli occupazionali. Quello che rivolgo agli altri sindaci è un appello accorato e forte a scendere in campo, e fare la nostra parte per il bene delle comunità che rappresentiamo e che dobbiamo difendere. Al contempo scriverò al presidente Asi per convocare un tavolo, ad horas”.