E' la vigilia del match tra Sorrento e Benevento, in programma domani al Viviani di Potenza con fischio d'inizio fissato alle ore 18:30. Il tecnico giallorosso Andreoletti è pronto a presentare il derby in conferenza stampa.
Come sta la squadra? Ci sarà qualche rientro?
"Dall'inizio del campionato non ci siamo mai trovati a fare la settimana tipo. Bisogna adattarsi quanto prima. Non ci saranno rientri, c'è qualche situazione che cerchiamo di recuperare il prima possibile. La più vicina è quella di Benedetti che però non sarà convocato per il Sorrento. In questa ottica c'è anche Pinato che potrebbe rientrare con il Foggia".
C'è qualche elemento che non sta dando quanto ti aspettavi? Quanto ti ha condizionato l'assenza di Pinato?
"Pinato è un calciatore che per questa categoria ha caratteristiche importantissime. Alleno 32 giocatori, lo dico sempre. Pensare di lamentarmi delle assenze non me lo posso permettere. Sono convinto che chi gioca darà il massimo. Dal punto di vista della qualità non stiamo facendo qualcosa di straordinario, ma chi indossa la maglia del Benevento ci mette sempre il cuore. Dobbiamo ragionare da dove siamo partiti, quando c'era una squadra a cui non interessava la causa. Oggi ho una squadra che sbaglia, ci prova e che ci mette l'anima e il cuore. Abbiamo calciatori che possono fare meglio, ma parto dal fatto che chiunque giochi ha dato il massimo. Questa è la base di partenza. Se metti un attaccante in più guadagni qualcosa dal punto di vista della manovra, ma perdi un po' l'equilibrio. Ho rivisto la partita con il Picerno due volte. Sinceramente ho iniziato a vedere una squadra che ha provato ciò su cui lavoriamo in settimana. Questo aspetto sposta gli equilibri, quindi sono soddisfatto. Stiamo facendo tanti errori, ma sono spunti per crescere. La mia soddisfazione nasce dal fatto che sto vedendo una squadra che ci sta provando, con delle difficoltà oggettive, ad assecondare le mie richieste".
Ha pensato di inserire due calciatori di quantità al fianco di Agazzi?
"Stiamo facendo questa valutazione. Più sostanza metti, meno qualità si può chiedere. Agazzi è in crescita, nel discorso dell'equilibrio diventerà determinante. In questo momento, il centrocampo a tre è una soluzione. Parlare di numeri serve a poco, contano le funzioni che hai". "
Com'è Kubica dal punto di vista della manovra?
"E' un calciatore molto duttile, ha un ottimo calcio dalla distanza. Ha tempi di inserimento e una struttura fisica di alto livello. In questo momento ci dà delle alternative e nell'ottica di sfrutare le alchimie che si creano di partita in partita, sfruttarlo dall'inizio vuol dire fare leva sul suo entusiasmo. Una valutazione che faccio è questa, che sia dall'inizio o in corso d'opera".
Cosa ne pensa del Sorrento?
"Per la città di Benevento diventa complicato metterci a commentare il Picerno o il Sorrento. Bisogna dire le cose come stanno: dal punto di vista del progetto tecnico sono più avanti di noi dal punto di vista temporale. Il Sorrento ha avuto delle difficoltà iniziali, dettate dall'approccio alla categoria, ma anche nelle sconfitte ha avuto un atteggiamento propositivo. Dovremo essere bravi a togliere il dominio della partita. Il Sorrento se non ha il palleggio andrà in diffcoltà. Non sarà una passeggiata, purtroppo con il nome non si vincono le partite. Si ottiene il successo con l'atteggiamento e l'organizzazione, non per ciò che il Benevento ha fatto tre anni fa. Affronti squadre che erano nei dilettanti, ma che hanno un progetto. Dobbiamo mentalizzarci che è complicata con tutti, questa è la Serie C. Non dobbiamo mai perdere l'identità. Ci sono stati dei momenti in cui abbiamo fatto fatica a prenderci il dominio della partita, quindi in certe situazioni ci sta abbassarsi senza vergogna. Non sono soddisfatto di come si esprime il Benevento: se c'è da muovere una critica, sono il primo a farlo. Siamo secondi a tre punti dalla prima. Delle squadre retrocesse dalla B siamo la migliore per punti fatti. Non abbiamo nessuna squadra che davano per favorite è avanti a noi. Veniamo da sette risultati utili consecutivi. Dobbiamo tenerli presenti, altrimenti perdiamo la bussola".
Ha parlato con Tello?
"Sì, gli abbiamo parlato anche in gruppo. I suoi atteggiamenti nei confronti del pubblico non si devono più verificare. E' un calciatore con grande potenziale. Non sono soddisfatto di come si sta esprimendo, ma non dimentichiamo che diversi calciatori volevano andare via e che stiamo cercando di recuperare. Chiunque non rispetta la tifoseria e la stampa, non deve essere parte del nostro gruppo. Andiamo avanti per la strada di rendere tutti i calciatori disponibili. Oggi mi rende soddisfatto vedere 32 calciatori che danno l'anima, da dove siamo partiti non era scontato".
E' giunto il momento di Terranova?
"Può darci molto in difesa, dipende molto dal minutaggio e dal tipo di partita. Se la partita ci impone a difendere bassi, potrebbe essere utile, altrimenti rischierebbe di andare in difficoltà. Abbinare il suo rientro con la situazione della squadra non è sempre semplicissimo".
Ha pensato di cambiare i braccetti?
"Avere un destro a sinistra ti limita in costruzione. Abbiamo preso due gol a difesa schierata su situazioni in cui si deve lavorare. Il secondo gol nasce da un taglio tra centrale e terzino che era Improta, non è il suo ruolo".
Crede che questa squadra riesca a supportare chi non è in condizione?
"Gli avversari sono di altissimo livello, ci piacerebbe avere tutti al massimo ma non è possibile. Dobbiamo trovare il compromesso nel dare minutaggio a un calciatore come Agazzi. Questa è una squadra che ha recuperato tante partite nel secondo tempo, quindi dimostra di stare bene fisicamente. Dobbiamo cercare di dare minuti e allo stesso tempo dare freschezza alla manovra".
Ha ritenuto eccessive le critiche dopo il Picerno?
"Sono abituato a prendermi le responsabilità. Quando non sono soddisfatto del mio lavoro, mi metto in discussione. Io leggo con grande attenzione. Apprezzo le vedute diverse, da questo aspetto si cresce. Sono apertissimo alle critiche, fa parte della mia crescita. Il gesto di Tello? Deve scusarsi dando il massimo. So che lo farà e che lo continuerà a farlo. Non mi sento un parafulmine. Con il Picerno ho visto il tentativo di fare ciò su cui abbiamo lavorato, ma provando a prenderci il dominio".
Come baserà le scelte in vista del trittico di partite?
"Penso solo alla partita di domani. Chi metterò in campo sarà chi ho visto meglio in settimana. Con il Sorrento scenderà in campo la condizione migliore. Capellini? E' un titolare come gli altri, la scelta di inserirlo nasce dalla partita che andremo a fare. Quando voglio calciatori che gestiscono la superiorità numerica, per noi è perfetto. La difesa a tre al momento è la certezza su cui continuare".
Marotta salterà questo trittico. Cosa ne pensa di Sorrentino?
"L'assenza di Marotta si farà sentire. Avrebbe potuto darci qualche altenrative in più in queste partite ravviciante. Dietro c'è un ragazzo al quale chiediamo molto. Oggi non ha ancora trovato spazio, non posisamo chiedergli di sopportare il peso del reparto al posto di Ferrante ma in corsa sicuramente sì".
Perché non farete la rifinitura sul sintetico?
"Non ci cambia la vita, ormai il campo lo conosciamo. Mi interessa lavorare sugli spalti e non sul terreno di gioco uguale".