Nella legge di conversione del Dl Caivano troveranno posto anche modifiche sull'accesso alla messa alla prova per i minori accusati di reati gravi come l'omicidio. E' quanto ha anticipato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano in occasione della conferenza stampa a Palazzo Chigi per presentare il progetto di rinascita del centro Delphinia a Caivano.
Per i "reati efferati" commessi da minori, "si immagina una permanenza più congrua" nel carcere minorile prima dell'accesso alla messa in prova. La novità entrerà nel decreto legge Caivano, ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano: "Se una persona che prende un'arma e ne ammazza un'altra, come successo per Giogiò Cutolo, ma non ha la minima percezione della gravità del suo gesto, c'è il rischio che episodi del genere si ripetano. Non è una disposizione contro i minori ma a loro favore, per richiamare il loro senso di responsabilità".
L'idea, dunque, e' quella di "rimodulare l'accesso alla messa alla prova". "Si immagina di tenere il minore in istituto (di pena minorile, ndr) per un tempo piu' congruo rispetto al fatto contestato. Ma non e' assolutamente un'abolizione dell'istituto della messa alla prova", ha chiarito Mantovano. Questa tipologia di intervento e' stata decisa alla luce di quanto e' accaduto a Napoli con l'omicidio di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso in piazza Municipio durante una lite per uno scooter parcheggiato male. A sparare e' stato un minorenne.
Le modifiche di natura penale contenute contenute nella legge di conversione del Dl Caivano sono "l'esito quasi stenografico delle richieste formulate dai magistrati che operano sul territorio". Lo ha precisato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano. Il sottosegretario ha ribadito che l'intervento su Caivano non e' il risultato di un lavoro solitario del Governo ma il frutto "di una intesa con chi opera su quelle aree" e la magistratura "e' una parte di quelle forze che conoscono il territorio" e i loro problemi.
Mantovano, la "stesa" diventa reato automo
Nella legge di conversione del Dl Caivano sara' introdotto il reato di "stesa". "Questo tipo di comportamento, assai diffuso non solo a Caivano ma anche in altre zone, era punito come un'aggravante. Immaginiamo di trasformarlo in un delitto autonomo che quindi verra' punito in se'", ha detto Mantovano. Il sottosegretario ha sottolineato che la modifica raccoglie i suggerimenti che arrivano "da operatori del territorio o comunque da chi conosce bene il territorio".