Benevento

"Ho presentato una interrogazione al ministro dell’Interno per chiedere quali misure intenda adottare per risolvere le criticità che si vengono a creare ad una donna in attesa di un figlio e vincitrice di concorso da vice ispettore di Polizia, per un assurdo e perverso meccanismo di norme, come giustamente definito da Erminia Mazzoni in un apprezzabile articolo”.
Lo annuncia in una nota Francesco Maria Rubano, deputato di Forza Italia.
“Come è noto, la legge prevede per le donne un periodo di astensione obbligatoria dal lavoro durante la gravidanza di 5 mesi, il cosiddetto congedo di maternità, un obbligo per il datore di lavoro e un diritto indisponibile per la lavoratrice. L’ordinamento del personale della Polizia di Stato prevede che gli allievi vice ispettori di sesso femminile, assenti per maternità, siano ammesse a partecipare al primo corso successivo al periodo di assenza. In sostanza, il combinato disposto di queste normative, impone di fatto le dimissioni obbligatorie dal corso per le allieve in stato di maternità, causando incertezza riguardo al periodo di svolgimento del corso e della sua durata e l’obbligo a frequentare di nuovo il corso nonostante ne abbiano seguito una parte e sostenuto i relativi esami”, spiega Rubano.
“E’ evidente che, come ribadito anche da una Sentenza della Corte di Giustizia europea, l’esclusione automatica dal corso di formazione per congedo di maternità è in contrasto con il principio di pari trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e di impiego. Per questo, ho chiesto al ministro dell’Interno di valutare la questione con attenzione: la maternità è un diritto, così come le pari opportunità riguardo alle progressioni in carriera e l’equa retribuzione tra uomini e donne, a maggior ragione per chi ogni giorno con onore e senso di abnegazione, è al servizio del Paese per garantire ordine e sicurezza a tutti i cittadini”, conclude.