«Riorganizzare il partito tenendo conto di tutte le anime e credere nell’unità del centrodestra per poter amministrare più aree del territorio salernitano».
Parole di Mara Carfagna dettate ai dirigenti provinciali di Forza Italia prima incontrati singolarmente e poi in un ristorante a Pontecagnano Faiano. A bocca asciutta, comunque, quanti aspiravano da subito ad un incarico e che tanto si erano spesi nelle ultime settimane in pubblico per rimarcare le proprie progettualità di rilancio del partito caro al leader nazionale Silvio Berlusconi.
Certo, per ora, resta il ruolo del commissario provinciale Enzo Fasano capace di un passo indietro sulla sua possibile candidatura a sindaco di Salerno per evitare ulteriori fibrillazioni. La Carfagna, senza fare alcun accenno, ha di fatto chiuso ogni porta alla sua possibile sfida per la massima carica a Palazzo di Città a colui che il neo governatore della Campania Vincenzo De Luca designerà quale rappresentante della coalizione di centrosinistra. Mentre sembra guadagnare posizioni all’interno del partito Lello Ciccone, primo dei non eletti al consiglio regionale con 8749 voti, che dovrebbe ricoprire il ruolo di responsabile degli enti locali.
Incarico che rappresenterebbe una incompatibilità rispetto alle sue aspirazioni mai nascoste di una candidatura a sindaco di Salerno. Invece la Carfagna punta ad un candidato condiviso con le varie componenti del centrodestra e non si fa alcun problema se la persona indivi-duata dovesse appartenere ad un partito diverso da Fi. Il nuovo corso immaginato dalla parlamentare ed ex ministro Mara Carfagna a Salerno e provincia, con la riapertura della sede provinciale a breve e non più in piazza Portanova, prevede una capillare presenza sul territorio.
Non a caso sono previsti tre coordinatori che si occuperanno ciascuno di una parte della vasta provincia: uno per l’area Nord che dovrebbe essere il sindaco di Scafati, Pa-squale Aliberti; uno per Salerno città con favorito il coordinatore in carica Raffaele Adinolfi ed un altro per la zona a sud di Salerno individuato nel sindaco di Mon-tecorvino Pugliano, Mimmo Di Giorgio. Lavoro non semplice considerato che in diversi Comuni la stessa unità interna a Fi è minata da contrapposizioni perso-nali o da nuove adesioni come nel caso di Sarno (dove si registra un consistente avvicinamento al partito di persone an-che della società civile oltre che con una pregressa esperienza politica) e Angri (alle ultime elezioni comunali gli aderenti a Fi si sono candidati in differenti liste).
Carfagna ha chiarito come particolare attenzione dovrà essere posta per le liste a Salerno e Battipaglia poiché rappre-sentano i centri più popolati fra quelli in cui i cittadini la prossima primavera saranno chiamati alle urne. Risultato principale dell’incontro la richiesta che il commissario provinciale Enzo Fasano proporrà alle altre componenti del cen-trodestra di convocare entro il prossimo fine settimana un tavolo della coalizione con i rappresentanti di FdI-An, Nuovo centrodestra, Noi Con Salvini e Nuovo Psi. Con la Carfagna pronta a garantire l’intesa in nome della ricerca di consensi maggiori a Salerno e provincia.
Redazione Sa
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