Benevento

 “Oggi ricorrono otto anni dal tragico alluvione del 2015. Finora tante parole e pochi fatti sulla messa in sicurezza dei fiumi a Ponte Valentino. Le Istituzioni preposte battano un colpo!”. Così il presidente dell’Asi della Provincia di Benevento, Luigi Barone, che ha inviato una lettera al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “L’agglomerato industriale di Ponte Valentino il 15 ottobre 2015 fu praticamente messo in ginocchio dalla furia dell’acqua, alcune aziende andarono distrutte, altre furono seriamente danneggiate. Grazie soprattutto alla caparbietà e alla forza di tanti imprenditori che si rimboccarono immediatamente le maniche per ripartire, l’area è risorta ed oggi è la principale zona industriale del Sannio. Ma il problema resta: al di là di un intervento di somma urgenza per sistemare gli argini praticamente devastati, qualche altra piccola azione e la rimozione del ponte della vecchia ferrovia, nulla di serio è stato realizzato per la messa in sicurezza dei due fiumi”, afferma il presidente dell’Asi sannita.

“La stagione invernale è oramai alle porte e il rischio che abbondanti piogge e/o improvvisi temporali, legati anche ai cambiamenti climatici degli ultimi anni, possano creare seri danni al territorio, è sempre in agguato, così come è sempre attuale la mancata manutenzione e pulizia degli alvei dei torrenti e dei fiumi che il più delle volte rappresentano il vero pericolo per le popolazioni”, prosegue Barone. “Una delle aree maggiormente vulnerabili sotto questo aspetto – scrive Barone al presidente De Luca - è sicuramente quella di Ponte Valentino, nel territorio del Comune di Benevento, dove è localizzato, alla confluenza dei fiumi Tammaro e Calore, l’agglomerato industriale Asi con circa ottanta aziende insediate e tra queste Nestlé, Leonardo, Pastificio Rummo, Imeva, Agrisemi Minicozzi”.

Il presidente dell’Asi, poi, continua: “Con l’avvento della stagione invernale la paura cresce. Servirebbero, immediatamente, il taglio della vegetazione presente in alveo che ostacola il libero deflusso delle acque e la movimentazione del materiale detritico alluvionale in eccesso, mentre con un intervento più complesso andrebbero risagomate le sponde, ripristinate le sezioni idrauliche e alzati, consolidati e sistemati gli argini del Tammaro e del Calore per l’intera zona Asi”. Poi, il presidente dell’Asi ricorda che “fu il presidente De Luca, il 7 dicembre 2019, in una visita all’Agrisemi Minicozzi, ad assumere l’impegno a finanziare un intervento per la messa in sicurezza dei fiumi Tammaro e Calore nella zona Asi di Benevento. Sono trascorsi quasi quattro anni da quella visita e nulla si è mosso, spero che a otto anni esatti dall’alluvione si prenda coscienza che è indispensabile, necessario, urgente e indifferibile mettere in sicurezza i fiumi Tammaro e Calore a Ponte Valentino”, conclude Barone nella nota inviata al presidente della Regione Campania.