Napoli

Antionio Corbo su Repubblica lo ha definito "un ascetico spettatore, che si limita a osservare e non para più". Io invece lo chiamerei don Ferdinando, il sostituto portiere di "Così parlò Bellavista" - il capolavoro comico del grande e mai abbastanza compianto Luciano De Crescenzo - quello definito dal professore Bellavista (lo stesso De Crescenzo) "una figura mitologica, metà persona e metà sedia'. Salvatore (il vice sostituto portiere di quel meraviglioso film), parlando di lui, aggiungeva: "a memoria d'uomo nessuno lo ha mai visto in piedi". Questo, a occhio e croce, è oggi Alex Meret.