Benevento

“Torna a Piazza Roma, 24 anni dopo l'ultima volta del '99, la Festa provinciale dell'Unità, una ripartenza segno di una nuova strada”. Così Giovanni Cacciano, segretario provinciale del Partito Democratico ha dato il via alla seconda serata della kermesse politica in programma a Benevento. Serata clou che ha come protagonista il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca intervistato dal direttore di Ottochannel, Pierluigi Melillo.

Negli amministratori territoriali: sindaci e presidenti di Regione il Partito democratico ha espresso i risultati migliori, come trasferirlo a livello nazionale?
Questo l'interrogativo lanciato in fase di avvio della serata da Cacciano.

Ad aprire l'intervista al presidente della Regione una riflessione sulla guerra in Medioriente. “Viviamo un momento drammatico ormai da anni. Oggi il conflitto mediorientale ci restituisce immagini terribili dobbiamo avere grande realismo e grande razionalità. Indispensabile aprire corridoi umanitari perché non possiamo aggiungere orrore all'orrore” ha esortato il presidente De Luca.

“L'Europa, gli Stati Uniti d'America, l'Occidente arrivano sempre in ritardo. Sapevamo da anni della situazione - ha proseguito il governatore - nessuno ha fatto nulla abbiamo aspettato che la situazione esplodesse. Mancano grandi politici e diplomatici, non abbiamo leadership politiche e governi che si assumano responsabilità di affrontare i problemi. Non abbiamo ancora deciso quale è l'equilibrio dei popoli del mondo dopo la guerra fredda. L'unico che ha compreso che non c'è soluzione senza rispetto tra i popoli è il Papa”. Riferimento al Pontefice che ha fatto scattare un applauso, fragoroso dalla platea.

Poi i temi politici dell'Italia: battaglia sui fondi di sviluppo e coesione per il rilancio delle aree interne. Posizione del Governo sul Sud: “Sono dei malviventi -ha ironicamente commentato De Luca che ha poi spiegato -Il centrodestra ha la cattiva abitudine di fare a Roma i responsabili e fare i manifesti raccontando balle nei comuni delle aree interne. Il centrosinistra ha regalato, per incapacità di proporre un'alternativa credibile, il Governo al centrodestra”.

Secondo il governatore della Campania il Pd non è stato in grado di offrire un'alternativa alla Destra che potesse andar bene agli elettori: “Ci siamo presentati come una forza sgangherata. Bisognava unire vari elementi in un Partito Democratico capace di guardare al nuovo Mondo, così mutato negli anni. Gli operai al nord votano per la Lega non più per il Pd. Dovevamo costruire un partito in grado di governare una società così profondamente cambiata. Bisognava unificare la grande tradizione della sinistra storica, del riformismo, del cattolicesimo democratico in grado di parlare a tutti. Serve ora creare una forza del genere”.

Poi la ricetta: “Dobbiamo ripartire dalla radice, dalla ispirazione fondamentale e tentare di creare una grande forza politica capace di parlare agli italiani dei temi che interessano alla gente. Oggi il Pd non parla di commercio, artigianato, di ceti professionali, di partite Iva, di Sud” ha tuonato De Luca che ha poi rimarcato: Un sud che oggi viene strangolato!

Costruire un partito di donne e uomini liberi che abbia cultura e dignità la cui dirigenza non va costruita in base alla corrente di appartenenza, ma in base alla militanza, all'impegno e dei risultati prodotti nel territorio”.

Tornando al Governo e al Sud, De Luca non ha usato mezzi termini: “Questo centrodestra è la negazione della dignità della Politica e nemico del Sud e della povera gente. L'Italia è un Paese in declino per il debito pubblico, poi c'è la questione della disoccupazione e la lotta alla burocrazia”.

Da un anno e due mesi i fondi di sviluppo e coesione sono bloccati e ci spettano per legge. La Regione – ha poi tuonato il presidente – dovrebbe avere 5 miliari e 600 milioni di euro di fondi Fsc. Il Governo Meloni sta bloccando tutto. Fossi stato io il leader di opposizione avrei paralizzato il Parlamento fino a quando non si fosse deciso lo sblocco dei fondi e stanno burocratizzando ancora di più l'Italia”.

Chiaro il riferimento alla centralizzazione nella Presidenza di Consiglio “fondi Pnrr, i fondi sviluppo e coesione, Zes unica per il Mezzogiorno. Tutto è stato accentrato a Roma e nulla si sta decidendo”.

Sulla sanità De Luca non ha dubbi: “E' una priorità assoluta. Servono assunzioni e fondi dal Governo. Serve una battaglia per eliminare uno squilibrio vergognoso tra Nord e Sud”. Prima tappa serve eliminare i test d'ingresso alla facoltà di Medicina: “Giovani costretti ad andare a studiare medicina all'estero, una vergogna, una camorra. Voglio vedere chi ha il coraggio di fare questa battaglia. La selezione va fatta sulla didattica non con opinabili quiz”.

Rapporto tra Regione e territorio, con le imprese, con gli industriali: “Sono stato all'assemblea di Confindustria qui a Benevento, ho ascoltato la relazione del presidente Oreste Vigorito, a proposito – ha rimarcato il numero uno di Palazzo Santa Lucia – voglio fare un in bocca al lupo al Benevento Calcio e complimentarmi con Vigorito per il centro sportivo “Caravaggio” di Napoli. Credo che sia il più bel centro polisportivo della Campania con decine di campi, piscine, palestre. Una struttura bellissima che accoglie migliaia di iscritti. Ma tornando al tessuto economico campano ribadisco che è necessario che il Governo sblocchi i Fondi di sviluppo e coesione”.

Regione che comunque sta mettendo in cantiere una serie di progetti specialmente per la viabilità. Programmazione regionale con al centro la “strada Avellino Cervinara, tangenziale aree interne terzo lotto, Statale 7 a scorrimento veloce Caserta – Benevento dell'Anas, gara per la Fondovalle Isclero che deve essere completata al pari della Fondovalle Vitulanese, Fondovalle Tammaro, Consorzio Asi di Benevento, interventi ferroviaria in esecuzione come l'ammodernamento linea Eav Benevento – Cancello che solo dopo potrebbe passare alle ferrovie dello stato. Poi i lavori per l'utilizzo dell'acqua della Diga di Campolattaro e tanti altri interventi. Tanti gli investimenti che la Regione sta mettendo in campo per le aree interne”.