"Con la PMA, la Procreazione Medicalmente Assistita, si può intervenire con successo per arginare la denatalità che, a causa di fattori sociali, biologici, economici e lavorativi, interessa con gravi conseguenze il nostro Paese. Si contano, infatti, meno di 7 nati per mille residenti contro una media europea del 9 per mille. Ma per garantire dei buoni risultati con la PMA occorre dotarsi di un modello multidisciplinare, con figure professionali diverse, quali endocrinologi, andrologi, ginecologi, pediatri, neonatologi, genetisti, psicologi. In questa prospettiva, la FISM, la Federazione delle Società Medico Scientifiche Italiane, con le sue 193 consociate, è impegnata a sviluppare un articolato progetto che porti a organizzare il lavoro dei vari esperti attraverso il coordinamento tra lo specialista prevalente e gli altri professionisti, creando all'interno delle aziende ospedaliere un unico percorso diagnostico-terapeutico". Lo ha detto Francesco Macrì, Segretario Nazionale della Federazione Italiana Società Medico-Scientifiche (FISM), intervenendo nel corso della tavola rotonda "Custodire la salute pubblica per la RiNascita del Paese", nell'ambito dell'incontro "RiNascere nei borghi", che si è svolto a Zungoli, in provincia di Avellino.
Sempre meno nati: progetto multidisciplinare di Pma per fermare la denatalità
Lo ha detto Francesco Macrì a Zungoli
Redazione Ottopagine