Salerno

Dalla matita pungente di Daniele De Crescenzo, nasce un albo a fumetti satirico, unico nel suo genere, il cui protagonista è liberamente ispirato a un personaggio politico italiano: l'ex sindaco di Salerno, oggi presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Continua l’avventura di Coltura Edizioni, il marchio editoriale nato dall’iniziativa della Coltura ETS e dai soci fondatori, Stefano Ferrara e Marco Giordano. Dopo una prima edizione sperimentale che ha riscosso un grande successo in territorio salernitano, Il Paladino cambia veste con la nuova edizione arricchita e finalmente distribuita in tutta Italia.

Tra simpatiche gag e scene paradossali, qualche risata potrebbe lasciare il posto a quel «retrogusto amaro» accompagnato da un dubbio: forse la realtà sta superando la finzione e la stessa satira. Il Paladino non è quindi solo la caricatura di un singolo personaggio, bensì del rapporto che ormai si è instaurato tra eletti ed elettori, tra rappresentanti e rappresentati. Lo «Sceriffismo» è ormai diffuso in questo nuovo «Far West» politico, in cui sembra contare chi la spara più grossa e ha la risposta pronta nel cinturone. È un «gioco allo specchio» in cui ci sono più «Paladini»: personaggi pubblici in cerca di autori, ma soprattutto di voti e consenso; il consenso radicato tra gli istinti più viscerali di quei cittadini che sono alla ricerca ossessiva di questi personaggi.

«Un libro a fumetti satirico è un prodotto versatile, poliedrico, insomma per tutti e per tutte le età. Il Paladino rappresenta il senso di quello che sarà ed è già il lavoro di Coltura Edizioni: essere molto più di una casa editrice. Vogliamo dar vita a un nuovo punto di riferimento culturale sul territorio, per ogni forma di arte espressiva in grado di raccontarlo e raccontare di Noi, e delle nostre variegate innumerevoli Storie», così scrivono i due editori, Ferrara e Giordano, sui canali social del marchio editoriale.

Con lo scorrere delle pagine, infatti, quella del Paladino diventa sempre più una dinamica narrativa che sconfina ben oltre Salerno e i territori limitrofi, diventando satira dei nostri tempi e dei personaggi che li caratterizzano, più che dell’apparente singolo riferimento. Si tratta di scene a cui assistiamo sempre più, specialmente se consideriamo quanto accaduto negli ultimi anni della pandemia.